Montella sogna Nyon e apre già al rinnovo, ma adesso testa solo al Torino

C’è solo un modo per Montella per far parte di quella foto ed essere immortalato a Nyon insieme ai colleghi, il suo piccolo grande sogno scoperto ieri in conferenza e ricordato da La Gazzetta dello Sport: qualificarsi in Champions League. E lo stesso allenatore, a parole, ha appena corteggiato a suon di carezze la competizione. Difficile raggiungerla, difficilissimo, ma non impossibile. E allora al diavolo il basso profilo, la squadra deve essere consapevole di potersela giocare.

Dipende dal Torino e poi dal Napoli, uno snodo cruciale della stagione; in attesa del recupero a Bologna. L’Aeroplaino – milanista fin da bambino e ammiratore del Milan di Sacchi e del suo idolo Van Basten – è fatto per volare ma pensa al presente, a vincere ancora per credere nella massima ambizione. Magari “rubandola” ai cugini dell’Inter, vicini e pericolosi. Questione di mentalità e di speranze, appese a un filo che rischia di spezzarsi se si rallentasse la corsa. La società rimane in sospeso, i cinesi in arrivo, intanto il mister non ha nascosto il piacere – per definirla volontà ci vuole ovviamente tempo, colloqui e progetti comuni – di rinnovare. Il suo contratto scade nel 2018, quindi non è un incombenza, però in estate non va escluso tale scenario, sereno e non all’ordine del giorno; a maggior ragione se dovesse arrivare il terzo posto.

Razionalmente, comunque, l’obbligo rossonero rimane quello di tornare in Europa, più probabilmente non dalla porta principale perché il campionato, alla lunga, premia le più forti e alla rosa di San Vincenzo, senza nessun rinforzo dal mercato di gennaio, servirà un miracolo.

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