Quell’esonero, secondo molti immeritato, a circa un mese dalla finale di Coppa Italia contro la Juventus, grida ancora vendetta e, nel corso di un’intervista all’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’attuale tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, torna sull’esperienza al Milan e commenta la vittoria della Supercoppa contro la Juventus, che in qualche modo l’ex difensore sente anche un pò sua: “Quella sera ero a Roma, a teatro con la famiglia. Mi ha chiamato Galliani, per ringraziarmi: qualche merito di quel successo evidentemente ce l’ho anche io. E sono felice per i giocatori“.
Il tecnico serbo verrà ricordato dai tifosi del Milan anche per essere stato colui che ha lanciato titolare, tra lo stupore generale, il sedicenne Gigio Donnarumma, ora diventato uno dei punti cardine del club rossonero: “L’avrei fatto giocare già dopo il mio primo mese al Milan: fortissimo. Avevo un dubbio sulla sua tenuta psicologica, poi ho scoperto che non teme la pressione. Non era un periodo facile: a Milano si parlava del mio esonero dopo ogni domenica senza vittoria, ma visto quel che Gigio faceva in allenamento non ebbi dubbi. Lo chiamai e gli chiesi se se la sentiva, lui disse di sì, gli spiegai che poteva anche sbagliare, finché sarei stato in panchina sarebbe stato il portiere titolare del Milan. Lo feci esordire contro il Sassuolo. Vincemmo e parò bene, fece solo un errore prendendo gol sul suo palo. Ma, e questo lo rende speciale, impara in fretta: non ripete mai lo stesso errore”.
La conclusione è su un paragone tra Urbano Cairo e Silvio Berlusconi: “Con Cairo c’è maggiore sintonia. Ma è un paragone azzardato: vivono epoche diverse”.
This post was last modified on 2 Gennaio 2017 - 15:59