L’attaccante pianista è un inedito: prima Lapadula aveva ricevuto gli applausi di San Siro per quel tocco decisivo a liberare Bacca per il gol-vittoria, poi la standing ovation in tv per una prova al pianoforte. Nonostante sia stato Bacca il mattatore del Cagliari, grazie al suo assist, anche l’ex Pescara le ha “suonate”.
Si è esibito con un brano di Chopin e alla fine si è emozionato. La passione l’ha ereditata dal padre Gianfranco, musicista esperto e bravissimo al piano come al sax e alla chitarra. Niente conservatorio né corso particolare, Lapa ha imparato guardando e soprattutto ascoltando e in passato ha dedicato esibizioni alla moglie Alessia e agli amici. Pure i numeri da attaccante sono musica, sottolinea La Gazzetta dello Sport: alla prima palla-gol di domenica vanno aggiunti 4 gol segnati in 12 presenze, di cui la metà da titolare. Coraggioso, beniamino di San Siro: nella sua vita, ha detto, la fatica batte il talento. E ha scelto il Milan, convincendo Berlusconi e Galliani su consiglio di Oddo, per il “progetto più congeniale”.
Possiede caratteristiche che lo rendono determinante, anche se parte dalla panchina. C’è già la riprova: Cagliari e Palermo, quando fece l’ingresso in campo nella ripresa e realizzò, di tacco, la rete del 2-1. Preziosissimo.