Tra qualche ora il Milan comincerà l’anno solare 2017, ospitando a San Siro il Cagliari di Rastelli. Una sfida importantissima da vincere a tutti i costi per continuare ad alimentari sogni e speranze legate ad una difficilissima qualificazione in Champions. La vittoria manca da circa un mese in casa rossonera e dopo la conquista della Supercoppa Italiana ai danni della Juventus, c’è voglia di cominciare bene questo nuovo anno. Di fronte ci sarà un avversario non impossibile che, soprattutto fuori casa, soffre molto per via di una difesa non impenetrabile, la peggiore in assoluto di tutta la Serie A. Anche per queste ragioni, si vedrà in campo un Milan un po’ più spregiudicato rispetto alle ultime uscite. Davanti, infatti, si ricomporrà il tridente composto da Niang e Suso ai lati di Bacca.
Un tridente che ha contraddistinto i primi mesi di stagione del Diavolo e che presuppone l’arretramento di Giacomo Bonaventura sulla linea dei centrocampisti. Vincenzo Montella cercherà in questo modo di far male alla retroguardia sarda, dando fiducia ancora a M’Baye Niang che, complice anche la squalifica in Coppa Italia e l’assenza certa di giovedì prossimo contro il Torino, avrà la possibilità di riscattarsi dopo le ultime prestazioni negative. Per Bonaventura, invece, si tratta di un ritorno nella zona di campo in cui aveva cominciato la stagione. Nelle ultime gare, infatti, a parte le due partite saltate per infortunio, Jack era stato impiegato nel tridente offensivo, facendo per altro ottime cose, soprattutto in occasione della finale di Doha dello scorso 23 dicembre.
Così, dopo il derby del 20 novembre in cui aveva giocato per l’ultima volta a centrocampo, Bonaventura tornerà ad agire da mezzala. L’ex atalantina ha dato ampie garanzie in quel ruolo e Montella si fida ciecamente di lui in quel ruolo. Certo, la squadra è leggermente più sbilanciata in avanti in questo modo, ma è anche vero che Bonaventura garantisce maggiore qualità al gioco del Milan partendo qualche metro più indietro. Contro il Cagliari si deve vincere assolutamente e il tecnico rossonero sfrutta la duttilità tattica di Bonaventura per giocare in maniera più sfrontata e sfruttare la batteria di destra, formata da Abate-Jack-Suso, per far male agli avversari.