M’Baye sta’ attento a Jack. Dopo l’ultima uscita del Milan a Doha contro la Juventus che ha visto Bonaventura giocare a destra nel tridente offensivo, con tanto di gol, sta facendo seriamente pensare a Vincenzo Montella di riproporre l’ex atalantino in attacco. E Niang? Qualora il mister rossonero dovesse davvero optare per questa soluzione, per il francese significherebbe bocciatura. Già, perché se a novembre la scelta di spostare il numero 5 là davanti è stata determinata dagli acciacchi fisici che avevano colpito l’ex Genoa e anche le sorprendenti esclusioni contro l’Atalanta in campionato e quella in Supercoppa potevano essere giustificate da uno scarso stato di forma che stava attraversando, ora, dopo la sosta natalizia, avrebbe tutto un altro significato. Perché con la pausa tutto si riazzera, la stanchezza smaltita e le condizioni atletiche praticamente uguali per tutti. Si tratterebbe insomma di un’importante scelta tecnica, chiara e precisa. Evidentemente quei rigori calciati in malomodo contro Crotone e Roma non sono andati giù al tecnico campano.
Scelta questa che sorprenderebbe tutti, soprattutto dopo che la riconferma di Niang a giugno fu proprio uno dei primi dictat dell’Areoplanino e contemporaneamente uno dei suoi successi di inizio stagione. E’ innegabile infatti che il numero 19 rossonero fino ad un mese fa sia stato uno degli uomini più determinanti del Milan targato Montella. Ma allo stesso tempo la straordinaria duttilità e disponibilità tattica del centrocampista marchigiano e l’incredibile capacità di inserimento in fase d’attacco, oltre alla peculiare professionalità e dedizione al sacrificio, in questo momento fanno pendere l’ago della bilancia a favore di Bonaventura. Dopo un 2016 più ad ombre che a luci, nella parte finale dell’anno Jack è senza dubbio ritornato sui livelli ai quali aveva abituato i tifosi milanisti nelle prime due stagioni. E tale importanza lo sta facendo diventare, con ogni probabilità, il primo giocatore della rosa a cui il contratto verrà rinnovato dalla dirigenza rossonera con l’accordo della cordata cinese che a marzo, si spera, rileverà la società. L’ufficialità manca ancora, ma è questione di giorni.
La mossa di schierare nel tridente Jack in questo periodo è per di più semplificata dall’ottimo stato di forma dei centrocampisti che, per il momento, permettono a Montella di fare a meno di lui nella linea mediana in fase di costruzione: Locatelli, nonostante qualche piccola defaillance nel corso delle ultime gare, che gli si devono concedere per l’età che ha, si sta prendendo il centrocampo sulle spalle e sta sostituendo alla grande capitan Montolivo, che in ogni caso rientrerà a breve; Kucka è ormai da due anni un punto fermo e garanzia di questo Milan e Andrea Bertolacci, nonostante lo scetticismo, sta ritrovando continuità e nelle ultime tre gare ha dimostrato di non essere quel bidone di cui si parlava al termine della scorsa stagione. Senza contare poi Pasalic che, a prescindere dall rigore decisivo contro la Juventus che lo ha incoronato eroe di Supercoppa, è in continua crescita e sta impressionando i tifosi per idee e personalità. Ma tutto questo non deve lasciar credere che la scelta sia definitiva: la spasmodica ricerca milanista di un esterno offensivo, e Deulofeu dovrebbe essere un progetto più che concreto, fa al tempo stesso pensare che la ricerca della quadra tattica sia tutt’altro che terminata con lo spostamento di Bonaventura.