Nel Milan che fatica in questo interminabile e molto negativo mese di gennaio, ci sono due giocatori che stanno vivendo momenti opposti che differiscono nei giudizi solamente per quel dettaglio da sempre decisivo nel calcio: i gol. Bacca e Suso, gemalli diversi dello stesso tridente offensivo: chi viene continuamente criticato sta segnando, chi è giustamente esaltato ha segnato il suo nome sul taccuino troppe poche volte.
Carlos Bacca dopo la rete al Cagliari che ha messo fine a un digiuno in campionato che durava da tre mesi ha ritrovato continuità con la porta avversaria. Tra Serie A e Coppa Italia 3 gol in 4 partite, un’ottima media, quella a cui ci aveva abituato nella scorsa stagione e quella per cui era stato acquistato dai rossoneri nell’estate del 2015. L’ex Siviglia è tornato a segnare nonostante le prestazioni siano rimaste altamente anonime, sotto il profilo della presenza in campo e dell’aiuto alla squadra. Ma questo è Bacca, micidiale in area di rigore e questo è il suo mestiere: se non segna diventa un problema, se la butta dentro diventa difficile chiedergli di più, per caratteristiche e modo di giocare della squadra.
Poi sulla destra, insostituibile e imprescindibile, agisce Suso, vero crack di questa stagione milanista e autentica scommessa vinta di Montella. Lo spagnolo fino a questo momento ha trascinato il Milan ma nel nuovo anno ha subito una flessione sul piano del gioco e sopratutto fa troppa fatica e trovare il gol. Nei suoi numeri devono spiccare più gli assist ma 5 reti in 20 gare stagionali sono pochini. Normale che senza mai riposare potesse avere un calo, sia fisico che mentale, prevedibile che gli avversari prendessero le misure e iniziassero a raddoppiarlo continuamente ma è proprio adesso che Suso dovrà elevarsi per uscire da queste mini sabbie mobili in cui si è incastrato. Gli allarmi sono lontanissimi, la fiducia di compagni e mister è altissima e la sua dedizione e attaccamento sono evidenti. Serve solamente una ricarica delle batterie per poi tornare a marciare spediti verso l’Europa. E poi gennaio, per fortuna, sta finendo.
This post was last modified on 27 Gennaio 2017 - 15:17