Una delle certezze del Milan di questa prima parte di stagione è, sicuramente, la trasformazione che i ragazzi di Vincenzo Montella subiscono durante l’intervallo. Nel corso della stessa gara, scrive La Gazzetta dello Sport, è possibile ammirare un Milan dai due volti, quasi come Dottor Jekyll e Mister Hide: da un gioco sgraziato che scandisce l’andazzo dei primi 45’ di gioco, il Diavolo esce dagli spogliatoi ricaricato, passando a prestazioni anche belle da vedere.
Il lavoro psicologico attuato da Montella è evidente, incentrato soprattutto sul recupero dell’autostima di una squadra reduce da troppi anni fallimentari. La capacità di reazione dimostrata dai ragazzi rossoneri unita all’atteggiamento messo in campo nella seconda metà di gara è il frutto delle certezze dimostrate dall’allenatore; d’altro canto, negli ultimi tempi aleggia intorno all’ambiente Milan l’obiettivo Champions League, perciò non è più sufficiente rimettere in sesto le sorti della gara, bisogna comandare fin dall’inizio. Ne sono un esempio negativo le ultime tre partite: Milan-Cagliari è finita con la vittoria dei rossoneri arrivata solamente nei minuti finali del match, in Coppa Italia è stata pienamente ribaltata una situazione di svantaggio mentre in Torino-Milan di campionato la rimonta si è arenata sul pareggio. Continuare a porre rimedio in ogni partita non sempre porta ai frutti sperati, e questo si traduce con punti fondamentali lasciati per strada.
This post was last modified on 18 Gennaio 2017 - 12:27