Una delle certezze del Milan di questa prima parte di stagione è, sicuramente, la trasformazione che i ragazzi di Vincenzo Montella subiscono durante l’intervallo. Nel corso della stessa gara, scrive La Gazzetta dello Sport, è possibile ammirare un Milan dai due volti, quasi come Dottor Jekyll e Mister Hide: da un gioco sgraziato che scandisce l’andazzo dei primi 45’ di gioco, il Diavolo esce dagli spogliatoi ricaricato, passando a prestazioni anche belle da vedere.
Il lavoro psicologico attuato da Montella è evidente, incentrato soprattutto sul recupero dell’autostima di una squadra reduce da troppi anni fallimentari. La capacità di reazione dimostrata dai ragazzi rossoneri unita all’atteggiamento messo in campo nella seconda metà di gara è il frutto delle certezze dimostrate dall’allenatore; d’altro canto, negli ultimi tempi aleggia intorno all’ambiente Milan l’obiettivo Champions League, perciò non è più sufficiente rimettere in sesto le sorti della gara, bisogna comandare fin dall’inizio. Ne sono un esempio negativo le ultime tre partite: Milan-Cagliari è finita con la vittoria dei rossoneri arrivata solamente nei minuti finali del match, in Coppa Italia è stata pienamente ribaltata una situazione di svantaggio mentre in Torino-Milan di campionato la rimonta si è arenata sul pareggio. Continuare a porre rimedio in ogni partita non sempre porta ai frutti sperati, e questo si traduce con punti fondamentali lasciati per strada.
Tutto ciò sembra non scalfire le certezze di Montella, forte di un gruppo giovane che sta affrontando un percorso di crescita con la giusta personalità e convinzione nei propri mezzi, proponendo sempre un’identità di gioco. Il problema però non cambia, le bellezze di questo Milan si vedono solo per metà partita e i numeri confermano questa tendenza: 8 gol segnati durante il primo tempo, 22 nella ripresa (il 73% del totale). I tiri nello specchio sono 56 nel secondo tempo contro i 29 nel primo tempo. Anche i contrasti vinti, i palloni recuperati e i passaggi in area avversaria sono in maggior numero nella ripresa piuttosto che a inizio gara. Tradotto in punti, nei secondi tempi il Milan ha guadagnato 15 punti, dietro solo all’Inter con 16, ottenendo 35 punti totali piazzandosi al secondo posto in una classifica comandata dalla Juventus con 41 punti. L’inversione di tendenza deve arrivare in fretta, visto un calendario che vede il Milan impegnato nel prossimo mese anche con Napoli, Lazio e Fiorentina in campionato e Juventus in Coppa Italia.