Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.
La difesa può contare su quattro titolarassimi (Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio, più Donnarumma), con il buon rientro di Antonelli, l’esperienza di Zapata e la necessità di “sgrezzare” il più possibile Gustavo Gomez. Per il resto, Montella può augurarsi solo di non dover affrontare lunghi infortuni che metterebbero in crisi un reparto fin qui affidabile. I problemi, semmai, sono a centrocampo dove Bertolacci sta garantendo buone prestazioni, ma l’eventuale cessione di Sosa aprirebbe la strada ad un rincalzo maggiormente nelle corde dell’allenatore. In questo senso, i sondaggi per Badelj sono da considerarsi prodromici ad un investimento almeno temporaneo per dare respiro a chi fin qui ha giocato quasi ininterrottamente.
Davanti c’è il nodo Bacca da sciogliere definitivamente. Il colombiano non trova la via del gol e “soffre” le continue voci che lo vorrebbero lontano da Milanello già nelle prime settimane di gennaio. Allo stesso tempo, Niang ha bisogno di ritrovarsi dopo le “mazzate” dei rigori sbagliati e le conseguenti panchine imposte da Montella. E Lapadula? Oggi resta il jolly in più, ma sarebbe ingeneroso pensare di piazzare sulle sue spalle l’intero reparto avanzato. I suoi gol sono stati fin qui determinanti, ma oggi è più allettante l’idea di tenerlo come arma in più per spaccare le partite piuttosto che responsabilizzarlo al punto da renderlo imprescindibile.
This post was last modified on 28 Dicembre 2016 - 15:32