Juventus- Milan, sette mesi dopo. A fine maggio, infatti, si giocava a Roma la finale di Coppa Italia in cui un Milan coriaceo, che veniva dall’ennesima stagione fallimentare e dall’ennesima mancata qualificazione in Europa, si arrese solo ai tempi supplementari ad una Juve sottotono, a tratti giocando anche meglio ed avendo le migliori occasioni per vincere la partita. In quella occasione mancò un po’ di cattiveria giusta e di precisione sotto porta, oltre ad un pizzico di esperienza in più che in certe occasioni non fa mai male. Stesso problema, quello dell’esperienza, che si potrebbe presentare domani visto che, molti dei papabili titolari a Doha, non giocarono quella finale e sono alla prima finale della loro carriera.
Di fronte alla corazzata Juventus, vincente ed esperta, il Milan, infatti, frappone una squadra giovane, come al solito, che però ha proprio in alcuni nuovi innesti i suoi punti di forza. Andando a scandagliare quello che potrebbe essere l’undici titolare anti Juve schierato da Vincenzo Montella (anche lui ovviamente non era presente a Roma) , si nota che almeno metà squadra non era in campo sette mesi fa a Roma. Donnarumma, Romagnoli, De Sciglio, Kucka, Bonaventura, Bacca sono i superstiti (almeno tra i titolari) di quella sfortunata finale. Per gli altri (quasi tutti) sarà la prima finale della loro carriera. Non è il caso per esempio di Ignazio Abate che ha già vinto un Campionato ed una Supercoppa Italiana con il Milan, ma a Roma non c’era per infortunio e fu sostituito da Davide Calabria.
Gli altri assenti in quel sabato di Maggio, ma che ci saranno domani, sono Paletta, Bertolacci, Locatelli (questi ultimi due erano in panchina e non entrarono nemmeno per un minuto) e Suso. Questo senza considerare i probabili protagonisti da partita in corso come Antonelli, Gustavo Gomez, Lapadula, Pasalic e Niang (che però entro a pochi minuti dal termine). Locatelli, Suso, Abate, Paletta, come detto, non c’erano in quella notte romana, ma sono al momento (o lo sono stati nel corso della stagione) alcuni degli elementi che più stanno dando o hanno dato alla squadra in termini di prestazioni positive. Per molti, quindi, sarà una rivincita, mentre per altri si tratterà della prima volta, ma lo spirito in campo sarà certamente quello giusto e dovrà sopperire alla mancanza di esperienza che, purtroppo, in queste occasioni può rappresentare un problema.