Umberto Gandini da pochi mesi è passato dal Milan alla Roma. Il neo ad giallorosso ha oggi parlato ai microfoni di Roma Tv.
Queste tutte le sue dichiarazioni: “Il nostro dovere è essere competitivi il più a lungo possibile, purtroppo vince una squadra soltanto ma il fatto di essere sempre lì indica che la Roma vuole sempre essere una protagonista. Questa deve diventare una squadra globale: con l’aiuto dei social questo obiettivo è un po’ più semplice, ma servono anche i risultati. Al mio arrivo qui ho trovato una società coesa; ho una bella relazione professionale con Baldissoni, con cui collaboro tutti i giorni. Lui è un tifoso della Roma. La vittoria nel derby? Devo dire che il primo tempo è stato difficile, non molto bello. Nella ripresa invece siamo riusciti ad approfittare degli errori altrui: del resto quando qualcuno eccelle c’è sempre qualcuno che sbaglia… I 4.000 al ‘Tre Fontane’? È la dimostrazione della passione del tifo giallorosso. Ci mancano all’Olimpico, nella nostra casa: ci servirà il loro supporto, anche nei momenti di difficoltà. Noi vogliamo che l’Olimpico ritorni a essere il fortino che è sempre stato: l’ho vissuto per tanti anni da avversario… Il caso Strootman? Ieri è stata riaffermata la nostra ragione di opporci e appellarci al Giudice sportivo per l’applicazione della prova TV, che nel caso specifico è stata fuori luogo. La sfida con il Milan? Beh, non posso certo cancellare in un minuto 23 anni di lavoro con una società che mi ha dato tanto, e a cui sono grato. Il Milan sta facendo molto bene e ha un buon allenatore, mi fa piacere che questa sia una delle partite più importanti dell’anno. Credo che il Milan aspetterà e ripartirà, non penso che vorrà affrontarci a viso aperto, mentre la Roma proverà a fare la partita. È un giusto ostacolo verso il nostro percorso per l’eccellenza“.
This post was last modified on 10 Dicembre 2016 - 15:50