19 punti dopo 10 giornate sono un bottino apprezzabile ma la sensazione è che si potesse fare di più. Qualche alto e basso c’è stato in questa prima parte di stagione e l’ultimo stop casalingo, 0-0 contro il Napoli, ha regalato ai ragazzi alla Primavera di Nava il primo pareggio della stagione dopo 6 vittorie e 3 sconfitte.
Una Primavera che non conosce mezze misure. Perché il secondo posto in classifica alle spalle di un Hellas Verona scatenato (26 punti, ancora imbattuto) è stato contraddistinto dalle tante belle partite disputate ma anche da larghi capitomboli che rischiano di compromettere la tensione emotiva di un gruppo, quello guidato da Nava, che deve ritrovare compattezza proprio in quei momenti di difficoltà. 17 le reti subiti dai rossoneri nelle tre sconfitte stagioni contro Hellas Verona, Spal e Sampdoria: troppi per una squadra di vertice come quella rossonera. Ma sabato contro il Vicenza ci sarà già la possibilità di ritrovare il sorriso prima dell’ultimo turno prima della sosta, in casa contro la Lazio. E le note positive, giornata dopo giornata, fioccano: Bellodi e Bellanova sono solamente gli ultimi due innesti sotto età che il Milan porta in Primavera. Due classe 2000 come segno tangibile che gli elementi su cui lavorare ci sono, eccome.
Una sfida da non sottovalutare contro un avversario ostico e comunque pericoloso, quella di Vicenza. Ma la testa di questa Primavera deve rimanere alta: nonostante gli alti e bassi, nonostante critiche che a volte piovono, nonostante una Prima Squadra che attinge sempre di più dal vivaio rossonero. Perché questa, fino a prova contraria, rimane la più soddisfazioni di questo inizio di stagione.