Fa ancora più rabbia, inoltre, considerare che per il franco senegalese si tratta del secondo rigore consecutivo sbagliato, dopo quello della domenica precedente contro il Crotone. In quell’occasione, però, il Milan riuscì comunque a conquistare i tre punti e a vincere il match. Ieri, invece, l’errore dal dischetto è stato pagato a caro prezzo con una sconfitta immeritata che brucia ancora. Nessuno vuole mandare al patibolo Niang, sia chiaro, anche se le prestazioni delle ultime settimane continuano ad essere estremamente insoddisfacenti, pensiamo soltanto che sia arrivato il momento di cambiare le gerarchie per quel che riguarda il rigorista numero uno del Milan. Bisogna però premettere che l’addetto a calciare dagli undici mesi è Carlos Bacca che continua a restare ai box per un infortunio muscolare.
Le gerarchie di Vincenzo Montella sono abbastanza chiare. Senza il bomber colombiano tocca a Niang calciare i rigori. Il momento opaco dell’esterno offensivo rossonero, però, poteva far ricadere la scelta del penalty nella serata dell’Olimpico verso qualcun altro. In realtà, senza Bacca, il Milan non ha dei rigoristi affermati. Suso e Bonaventura avrebbero la qualità per tirarli, ma non lo hanno mai fatto in vita loro in gara ufficiali, stesso discorso vale per Gianluca Lapadula che contro il Crotone si era impossessato della palla per incaricarsi dell’esecuzione dagli undici metri. Si potrebbe però storcere il naso sulla scelta di far tirare i calci di rigore a Niang che in carriera. con quello di ieri, ha sbagliato quattro dei sette penalty calciati e non era di certo il calciatore più tranquillo per prendersi la grossa responsabilità dell’Olimpico.
This post was last modified on 14 Dicembre 2016 - 09:45