Montanari a SM: “Closing? Possibile una cessione a rate. Per Fininvest il Milan è venduto. Il tema sportivo si intreccia con le vicende politiche di Berlusconi”

Andrea Montanari, giornalista di Milano Finanza, è intervenuto nel corso del nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì su Top Calcio 24, canale 62 del ddt, dalle 12 alle 13.40, per parlare della cessione del club: “Cessione a rate? Mi è stato detto proprio dai soggetti che sono coinvolti nella trattativa. Non è detto che questo sia legge. Dubito però che qualcuno di noi parli con un cinese. Ci sono tantissimi consulenti italiani che lavorano per le due parti dietro Fininvest e Sino-Europe. Questa ipotesi è credibile perché la banca centrale cinese ha posto questa stretta su investimenti in settori a rischio come l’intrattenimento, l’immobiliare e il ludico sportivo”.

“Pagare a rate non vuol dire non pagare. Sicuramente è un problema di tempistica, di immagine e di mercato perché come ha detto Galliani è dura gestire una società in questo modo. Dai cinesi forse ci voleva più trasparenza e sarebbe anche più corretto. L’operazione è impostata ed è complessa e Fininvest ha la testa sulla vicenda del core business dell’azienda principale. Ma loro la danno già per fatta quest’operazione del Milan. Fininvest ha incassato 200 mln da questa vicenda. Questi soldi possono essere usati per ripianare le perdite, per rinforzare la squadra. I soldi sono dunque nelle casse di Fininvest e decidono loro dove metterli. Ma questi 200 mln sono la garanzia che il bilancio del Milan è al sicuro”.

“Fininvest azionista di minoranza? Marina Berlusconi vuole uscire del tutto dal Milan senza voler più investire un euro. Il tema è capire cosa vuole fare Silvio Berlusconi perché dall’aspetto sportivo si passa all’aspetto politico. Non vorrei che anche il Milan possa tornare elemento elettorale qualora dovessero esserci elezioni a breve. Marina dice che il Milan va venduto, a differenza di Mediaset. Per questo è importante capire bene come evolvono i rapporti all’interno della famiglia Berlusconi e il rapporto fra figli di primo e secondo letto”, conclude Montanari.

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