Appaiati e a pari punti. Milan e Roma raggiungono lo scontro diretto a braccetto pur essendo partite da obiettivi e speranze completamente differenti. Un estate di gran mercato per i giallorossi, acquisti low-profile, come spesso negli ultimi anni, per il Milan. Scalzare la Juve dalla testa della classifica per i capitolini, fare il meglio possibile per il diavolo.
La squadra di Luciano Spalletti sta mantenendo le promesse in Serie A e tiene il passo della Juve. Nel derby vinto per 2-0 va dato tanto merito all’allenatore, che dopo aver saputo ritrovare Edin Dzeko, ha abilmente ammansito una Lazio arrivata alla stracittadina in buona forma: gli accorgimenti tattici (la difesa a 3) hanno posto i biancocelesti davanti a problemi inattesi e che alla lunga hanno dimostrato l’efficacia. Anche a Montella vanno fatti gli applausi: nell’uggioso primo pomeriggio di San Siro, il suo Milan ha rischiato di sfaldarsi di fronte a un Crotone organizzato ma decisamente inferiore. Lapadula salva capra e cavoli e Milan e Roma restano una affianco all’altra, in attesa del monday night della sedicesima giornata di Serie A.
All’Olimpico non ci sarà in palio solo l’opportunità di rimanere secondi in solitaria, ma anche quella di tracciare un solco simbolico tra chi scappa e chi insegue. Se la Juve dovrà vedersela col Torino nel derby della mole, Milan e Roma dovranno stare attenti a non farsi male vicendevolmente con un inutile pareggio, pena far rientrare nella corsa al secondo posto un Napoli che avrà già giocato il suo match a Cagliari e si godrà la partita gufando proprio per un risultato X. Chi vince, insomma, porta a casa il bottino e l’etichetta di anti-Juve.