La guida del Milan in Supercoppa è affidata a un diciassettenne senza patente e a un diciottenne alla prima finale, per di più contro la Juventus che viaggia a ritmi altissimi. Il minorenne è Donnarumma, che pilotando la difesa è un po’ come se pilotasse tutta la squadra, l’appena maggiorenne è Locatelli, assoluta sorpresa di questa stagione rossonera. Esordisce così La Gazzetta dello Sport, nel giorno di vigilia nella sfida dell’anno per l’universo rossonero, presentando i due protagonisti più attesi e al tempo stesso più giovani della gara di Doha.
Gigio, si legge, ha tutte le carte in regola per farlo: ha un talento dimostrato in oltre un anno da titolare del ruolo, ha la freddezza adatta ed è già alla seconda finale di una certa importanza in carriera. Locatelli, prosegue la rosea, ha 18 anni compiuti, il che lo rende “più grande” di Gigio all’anagrafe, ma paradossalmente meno esperto del compagno di convitto. Dei due adolescenti la Juventus non ha comunque un bellissimo ricordo, memori di una delle sfide clou della stagione, entrata di diritto nelle gioie rossonere di Adriano Galliani: Milan-Juventus 1-0, decisa dal capolavoro di Locatelli e dal volo, a tempo scaduto, del Gigioplanino.
E domani a Doha si replicherà la sfida. Saranno uno contro uno i due Gigio più celebri del nostro calcio, Buffon contro Donnarumma. Il rossonero raccoglie consensi unanimi da tutti i colleghi per essere un giovanissimo adulto, ma con vezzi da teenager (come è giusto che sia). Mentre per la tematica Locatelli, il Milan ha tenuto il fiato sospeso per 90′: diffidato nell’ultimo turno di campionato, l’intera società si è mossa, insieme a Montella, pur di preservare il gioiello della mediana. Entrambi dunque ci saranno, da protagonisti. Ed è proprio ai suoi due più piccoli titolari che il Milan chiede grandi prove, che poi è l’unico modo per provare a battere la Juventus.
This post was last modified on 22 Dicembre 2016 - 12:59