Esattamente 5 anni fa, Lapadula giocava titolare in San Marino-Santarcangelo, pari senza gol, in seconda divisione di Lega Pro. 4 anni fa andò anche peggio: col Cesena, in Serie B, restò in panchina con Lanciano ed Empoli; dicembre 2013: in campo 90’ con il Nova Gorica contro Triglav e Krka, primo campionato sloveno; dicembre 2014: dal 1’ in Teramo-Prato (un assist); l’anno scorso una rete in Pescara-Spezia. Oggi farà l’esordio a San Siro da titolare nel Milan.
Probabile che nella scalata abbiano fatto la differenza le doti che Montella non smette di riconoscergli: determinazione, fame, grinta. L’attaccante ha guidato l’attacco già in altre circostanze, ma è la prima volta che succede in casa. Finora era stato un “animale” da trasferta: Samp (malino), Chievo (meglio) e poi la doppietta di Empoli. Dopo Inzaghi, è stato il primo a segnare una doppietta con la numero 9 sulle spalle. Maglia che di recente non ha mai portato fortuna, anzi: Pato, Matri, Torres, Destro e Luiz Adriano, in comune un gol proprio all’Empoli ma per il resto quasi il nulla cosmico. Gianluca ha già mostrato cose migliori e dire che alle 12.30 giocherà per necessità è riduttivo: Bacca resta indisponibile per un problema muscolare, senza essere riuscito a recuperare (non convocato), ma siamo comunque di fronte a una scelta. Si sarebbe preso il Crotone lo stesso pure se Bacca fosse stato a disposizione, scrive La Gazzetta dello Sport, preferito alle soluzioni Niang falso nove o Luiz Adriano punta. Manca la riprova, però la stima dell’allenatore è certa. E il giocatore stesso non si è mai sentito una riserva. I numeri gli danno ragione: un gol ogni 83’, meglio di Bacca e di qualsiasi calciatore di questa Serie A che ha messo a referto almeno 90’. E il primo per percentuale realizzativa (43%), se prendiamo come riferimento almeno 7 tiri.
This post was last modified on 4 Dicembre 2016 - 15:11