Come ogni rapporto ordinario, l’andamento avanza su di un sottile equilibrio, fra atteggiamenti positivi e non, parole dette ed evitate, sensazioni a pelle. Allo stesso modo, Vincenzo Montella e Carlos Bacca hanno vissuto i primi mesi di coabitazione, alternando grande momenti a periodi di difficoltà. Questo in corso è uno di quelli, e il colombiano non aiuta a migliorare il quadro generale.
La storia ormai è nota e arcinota. Il numero 70, la sera di Empoli-Milan, sceglie di volare a Siviglia, preferendo osservare i propri ex compagni contro il Valencia. Se non ci fosse stata la compagine rossonera in campo, non si sarebbe alzato alcun polverone, ma così non è stato, ed il gesto fu mal recepito dai tifosi. La società, per evitare ulteriori tormentoni indesiderati, si è affrettata nel far sapere come Carlos fosse autorizzato da tutti, tecnico in primis, ma questo non cancella una crepa nel rapporto.
Ad una settimana di distanza, non si placano le polemiche del caso. Ed è lo stesso allenatore a tornare sull’argomento, lamentando, tra le righe, un certo fastidio. “Lui è stato autorizzato da me e dalla società per andare fuori sede. E pensavamo che quel ‘fuori sede’ fosse Siviglia, l’abbiamo scoperto sabato. Non c’è nessun problema. Credo abbia registrato la vittoria di Empoli e si sia divertito come noi”. Parole vestite con un bel sorriso, sfoggiato in conferenza stampa, ma che celano una certa seccatura. Il cruccio del tecnico campano si inserisce in un momento poco roseo per il cafeteros: a secco da troppo tempo per un bomber di una simile caratura, l’esplosione di Lapadula ed alcuni problemi fisici non hanno fatto altro che ingrigire l’umore del nativo di Puerto Colombia. La speranza, aleggiante nell’aria di Milanello, è che Carlos possa presto scrollarsi di dosso queste nubi, segnando al più presto. Magari contro la Roma all’Olimpico…