Il Gigioplanino continua a volare: battuto il mito Buffon e primo trofeo in carriera

Benvenuti in quello che dovrebbe essere il Milan del futuro, e che invece è assolutamente (anche) il Milan del presente. A riaprire la bacheca rossonera ci pensa il più piccolo di tutti, e ovviamente non stiamo parlando di stazza. Piccolo e italiano, perchè il disegno del dio del pallone ha consegnato al Milan una regia che più perfetta non si poteva. Davanti c’è un intero ciclo, di cui Donnarumma è il portabandiera. Esordisce così La Gazzetta dello Sport nel raccontare la grande prova del baby portiere del Diavolo, assoluto protagonista nel deserto del Qatar.

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SuperGigio si prende la sua serata più bella davanti agli occhi dell’altro Gigi, di cui è erede designato, si legge. Ma tra i due non esiste rivalità, rivelano i colleghi, anzi: per il ragazzino si tratta del mito in persona, per il bianconero c’è entusiasmo nel parlare del 17enne. D’altronde come si fa a non volergli bene, impossibile dunque per Buffon non augurargli una carriera ricca di successi in ogni campo. E pensare che la partita di Gigio era iniziata con un brivido, un rinvio completamente sballato. Sembrava un cattivo presagio, e invece…

Il classe 99′, parata dopo parata, colpo su colpo, ha saputo costruire una prestazione monumentale, impreziosita dai salvataggi sensazionali su Sturaro e Khedira e culminata con il penalty negato a Dybala, non uno qualunque. Braccio destro di richiamo, palla che si spegne a lato, l’argentino che china la testa. Ci penserà poi un altro giovanissimo, Mario Pasalic, ad accendere la festa e a regalare a Gianluigi la prima gioia da professionista, il primo grande trofeo da mettere a curriculum. Ora la parata più importante deve farla il club, non importa per mano di chi: occorre un nuovo contratto che lo lasci sereno nelle mani del Milan.

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