Adriano Galliani, a Doha, non doveva neppure esserci. Il closing, scrive La Gazzetta dello Sport, secondo le prime (e ottimistiche…) previsioni, avrebbe dovuto concretizzarsi entro il 13 dicembre, poi tutto è slittato a marzo 2017. Strano scherzo del destino, questo, ma oggi l’ad rossonero ringrazia il caso, che gli ha regalato il 29esimo trofeo della sua era al Milan.
E ieri, Galliani, dopo i rigori che hanno consegnato la coppa ai suoi, gongolava a centrocampo tra gioia e incredulità. Guardava tutto e tutti, poi si è piazzato dietro Montella per partecipare ai selfie di gruppo con tutti i ragazzi.
Nel mentre, filo diretto con il presidente, Silvio Berlusconi, con cui ha condiviso 30 anni di Milan (a febbraio saranno 31) e anche questo lento addio.
“Se è la mia ultima coppa? Sono così felice che ha poca importanza. E’ la 29esima e non è male. Ho sentito Berlusconi, ha detto che ci voleva. […] Non ho nessun sassolino da togliermi, sono innamorato pazzo del Milan”.
Oggi marzo sembra fin troppo lontano. Questa coppa, sembra aver riportato indietro il tempo…