Sotto l’albero il regalo più bello

DIMITRI BANNER 2014Un Natale da incorniciare, una vittoria bellissima, un sogno che diventa realtà. Non è facile scrivere dopo una gioia così grande, dopo aver messo sotto i Campioni d’Italia che, per la seconda volta in questo scorcio di stagione, hanno dovuto inchinarsi ai giovani terribili del Milan. Eppure la vittoria è stata meritata, fin troppo bella per essere vera. Il Milan ha vinto ai rigori, ma avrebbe tranquillamente potuto vincere nei 90′ prima e nei 120′ poi. Solo un po’ di imprecisione sotto porta e una traversa hanno evitato alla Juventus la seconda sconfitta in stagione contro i ragazzi di Vincenzo Montella. E per celebrare questo splendido successo, bisogna partire proprio da lui, dal tecnico che ha reso possibile, in pochissimi mesi, questa incredibile metamorfosi rossonera.

Eh sì, è proprio il Mister che, arrivato tra lo scetticismo, le polemiche ed il pessimismo generale, ha saputo trasformare una squadra demotivata, ritenuta scarsa da tutti e perdente, in una realtà bellissima che, finalmente, riesce a rendere i propri tifosi orgogliosi di essa. Il Milan è rinato dalle macerie, dalle ceneri di tre stagioni disastrose, senza Europa, piene di umiliazioni e da un tunnel in cui la luce non si riusciva ad intravedere nemmeno da molto lontano. Prima i risultati in campionato, le vittorie in fila, le prestazioni da incorniciare, poi un progetto costruito senza un vero e proprio mercato, fatto di giovani di belle speranze e calciatori su cui nessuno avrebbe scommesso un euro. Il terzo posto virtuale in campionato alla sosta natalizia ed un trofeo alzato al cielo dopo ben cinque anni e mezzo dall’ultimo successo, un trofeo che vale come una Champions.

Il merito è di Montella che ha potuto lavorare senza pressioni, senza obiettivi dichiarati in maniera azzardata, ma anche in una situazione societaria che definirla grottesca sarebbe solo un pallido eufemismo. Sotto la guida sapiente e brillante del tecnico c’è da sottolineare la scoperta e la rinascita di tanti calciatori che ora sorridono e rispondono alle critiche con i risultati in campo. Da Donnarumma, sempre più decisivo e luccicante, a Paletta, grandissima sorpresa di questa prima parte di stagione, fino ad arrivare a Romagnoli, mai così forte e consapevole dei propri mezzi. Senza dimenticare la seconda giovinezza di Capitan Abate e un De Sciglio che ha saputo ritrovarsi nell’occasione più importante.

Poi abbiamo visto un 18enne a centrocampo che si è messo davanti alla difesa e sta imparando, facendo gol da urlo e abbiamo scoperto un Pasalic che ha tirato con freddezza il rigore più importante della sua carriera. Non vogliamo dimenticare nessuno, o far torto ad altri elementi fondamentali di questa rosa, ma sicuramente, insieme a Donnarumma, sono Bonaventura e Suso gli uomini chiave di questo splendido gruppo che non vuole smettere di stupire. Lo spagnolo è luce che splende, è una stella luccicante che continua a seminare bellezza e arte. Boanventura, invece, è la costanza, è la faccia pulita di questo Milan, è la base da cui ripartire e da cui prendere esempio. Il Milan c’è, lo aveva dimostrato nella sfortunata trasferta di Roma e lo ha ancora una volta dimostrato contro i pluri Campioni d’Italia. Il 2017 sarà, per vari motivi, un anno chiave, ma ripartire da questi ultimi quattro mesi è d’obbligo, con una Coppa in più, con un sorriso in più, con la consapevolezza che siamo il Milan e non sarà mai una cosa da poco.

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