In Via Rosellini, sede della Lega di Serie A non vogliono nemmeno lontanamente prendere in considerazione l’ipotesi che il Milan non riesca regolarmente a partire oggi per Doha, dove venerdì dovrebbe (a questo punto il condizionale è d’obbligo) disputare la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus. Come ricorda, infatti, stamane, il Corriere dello Sport, il regolamento prevede che la partita deve essere giocata fino a che è possibile arrivare nella sede della gara in condizioni di equità competitiva tra le due squadre, con la valutazione nel merito che spetta al Giudice Sportivo. Ora, per una squadra (il Milan) che sbarca a Doha (dove è estate e c’è un fuso orario di due ore) solo alla vigilia della partita, per altro il giorno dopo la sua avversaria, è difficile non riconoscerne le ragioni ed infatti Galliani avrebbe già allertato gli avvocati del club per studiare ogni possibile contromossa.
Ma, come detto, la Lega non vuole assolutamente che la partita non si giochi o che vada rinviata: del resto sarebbe oltremodo complicato trovare una data alternativa nei prossimi mesi, dove gli impegni di Campionato, Coppa Italia e Champions renderebbero impossibile spostarsi magari in infrasettimanale in Qatar sobbarcandosi 12 ore complessive di volo e due di fuso orario. Bisognerebbe, nel caso, rimandare tutto a giugno a campionato finito, ma ci sarebbero due problemi: eventuali finali di Coppa Italia e Champions League ed il caldo torrido che si vive a Doha in quei periodi. Si potrebbe giocare in Italia, qualcuno direbbe, ma cosa direbbero gli organizzatori che hanno investito fior fiori di milioni?
Insomma, una situazione delicata e complicata, ma almeno una piccola buona notizia c’è: le condizione metereologiche all’aeroporto di Malpensa sono buone: certo, non ci sarà il sole di Doha, ma almeno pare essere stato scongiurato il rischio nebbia, con venti deboli che non dovrebbero in teoria impedire un tranquillo decollo al velivolo.