Ammesso che l’uscita di scena sia imminente, non poteva esserci soddisfazione migliore per il presidente Silvio Berlusconi. Il suo Milan giovane e made in Italy (che lui stesso aveva progettato e preventivato già due anni fa) ha battuto la Super Juventus pentacampione d’Italia e milionaria. Ma attenzione al prossimo futuro, per stessa ammissione di Yonghong Li, presidente di Sino-Europe Sports, non è così difficile da immaginare la permanenza dell’attuale patron rossonero al comando del nuovo Diavolo. Non più proprietario dunque, ma comunque punto di riferimento, di un club che in 30 anni ha conquistato 29 trofei sui 48 complessivi. Ecco come il Corriere dello Sport analizza la gara di Supercoppa dal punto di vista del presidente Berlusconi.
Ma le soddisfazioni non finiscono qua. Analizzando l’anno solare 2016, si legge, i rossoneri hanno sconfitto la Vecchia Signora per due volte consecutive, dimostrando di essere una sorte di anti-Juve, o quantomeno, una squadra capace di mettere in tremenda difficoltà gli scudettati. La svolta di un trend invertito dopo 9 confronti senza sorrisi porta la firma di Vincenzo Montella, diventato tutto d’un tratto il nemico pubblico numero uno per i torinesi.
Ieri sera il Milan aveva dalla propria parte l’intera Italia non bianconera, facendo sorridere ulteriormente il presidente Berlusconi. E chissà che non abbia avuto nuovamente un rimpianto tardivo riguardante la ormai cessione ai nuovi padroni cinesi. Qualora il trofeo di Doha fosse il congedo di Silvio, totale o parziale, non avrebbe potuto scegliere modalità migliore.
This post was last modified on 24 Dicembre 2016 - 16:25