Banalità all’attacco. Con zero gol non si vince

Grave problema offensivo per il Milan. Le porte di Roma e Atalanta sono rimaste inviolate nelle ultime due gare della stagione. Una frenata a cui Montella dovrà dare delle soluzioni, anche perché all’orizzonte c’è l’appuntamento con la Supercoppa di fronte a una Juventus che non sta facendo sconti a nessuno. Un problema di reparto che è evidente nei problemi dei singoli: una commistione che fa come risultato 0 gol in 180 minuti.

Il problema nasce, forse, con il malumore di Carlos Bacca che si traduce in piccole noie fisiche: il colombiano nelle sue ultime uscite pre-infortunio non ha brillato e in molti hanno invocato a una sua cessione, per altro nemmeno tanto improbabile. Il peluca resta l’attaccante più forte in rosa e la sua assenza si sta facendo sentire. Il suo vice, Gianluca Lapadula, è stato degno sostituto solamente per due partite facendo impazzire con tre reti in due partite la tifoseria che però non ha ravvisato, al di là del tabellino, una difficoltà dell’attaccante italo-peruviano a mantenere costante una soglia di rendimento decente che puntualmente senza reti si sta manifestando. Non solo prime punte. M’Baye Niang è nella fase peggiore della stagione: i rigori sbagliati e i fischi sono un ottimo esempio della sua situazione. E se anche Suso non ha lo spunto per saltare l’uomo e andare alla conclusione come ad inizio campionato, il meccanismo è compromesso.

lapadula-milan-crotone-smI movimenti offensivi lenti e prevedibili sono quanto di peggio ci si poteva aspettare: dopo la partenza sprint non ci si aspettava un ritorno al Milan scialbo e senza idee delle passate stagioni. Montella non ha molto tempo per riassettare l’ingranaggio prima del match di Doha, quindi non possiamo aspettarci grandi passi avanti. Certo un miglioramento è d’obbligo. Perché se fai zero reti magari pareggi ma sicuramente non vinci. Sillogismo boskoviano magari scontato, ma sicuramente vero.

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