Mai così tanto Suso: Montella e Berlusconi se lo “contendono”, ora vale almeno 20 milioni. Nazionale in vista

La notte del derby Suso se l’era presa con forza ed eleganza, grazie a una doppietta, ma mica solo quella: prima aveva segnato al Palermo, dopo all’Empoli. È la prima volta in carriera che segna per 3 gare consecutive di Serie A, con 4 gol in archivio, record che si è gustato (in parte dal vivo) anche Berlusconi il quale, ieri, lo ha avvicinato a Donadoni ma soprattutto spinto affinché venga provato da seconda punta. Silvio lo vede lì, Montella no.

Era la famosa idea tattica, di certo non nuova, proposta proprio dal presidente dopo il pareggio con l’Inter: ricordate? Trequartista e due punte, ruoli e adesso anche nomi – Jack alle spalle appunto di Suso e uno fra Lapadula e Bacca, almeno così vorrebbe l’ex Cavaliere – ricollocati in posizioni leggermente diverse. Lo spagnolo gode del favore del numero uno rossonero, ma ovviamente pure di quello di Montella: è il più insostituibile degli attaccanti, tanto da non essere mai stato assente (ha giocato 13 partite su 14 dall’inizio e una da subentrato); in questo senso, Bacca ha dato forfait al Castellani e Niang mancò con Udinese (squalifica) e Palermo (febbre). Turnover? Macché. Se per M’Baye, sabato sera, il riposo è stato motivato per un calo nervoso mostrato nelle giornate precedenti, il classe ’93 sta facendo gli straordinari senza palesare mai la stanchezza: reti e assist, è l’immagine del Milan. Non è sceso in campo titolare solo col Genoa a Marassi, l’ingresso nella ripresa, e guarda a caso quella ha rappresentato una pesante sconfitta e il peggior passivo stagionale.

suso (spaziomilan)Suso ha numeri da Nazionale, dice La Gazzetta dello Sport: il giocatore che ha effettuato più tiri di tutto il campionato (39) e che ha centrato più volte lo specchio (16). Arrivato a parametro zero, ora vale almeno 20 milioni. Magari se n’è accorto anche Lopetegui, CT della Spagna dallo scorso luglio e 4 anni fa allenatore dell’Under-19 campione d’Europa. Tra i talenti più promettenti c’era Jesus Fernandez Saez, usato un po’ dovunque: nella finale vinta con la Grecia, per esempio, da interno destro in mediana. A metà novembre era nei pre-convocati della Nazionale maggiore per il match con l’Inghilterra, poi venne “eliminato”. Ma il principio resta: è sotto attentissima osservazione e potrebbe presto esordire.

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