Sulle pagine del Corriere della Sera, Arrigo Sacchi ha elogiato la strategia del Milan, che ha costruito la propria rosa su una base di giocatori italiani.
“Un’inversione di tendenza, per quanto leggera, c’è e si sente. È presto per parlare di cambio culturale in maniera compiuta, siamo ancora molto lontani e senza una vera riforma dei vivai imposta dalla Figc non ci arriveremo mai. Ma l’esempio di squadre come Milan e Sassuolo è incoraggiante, percepisco un ritorno di quell’orgoglio italiano che è stato alla base dell’età dell’oro del nostro calcio“.
Poi un un inevitabile paragone con il passato: “Ricordatevi il mio Milan: venti italiani forti e tre stranieri fortissimi“