Entro i primi di dicembre, o forse anche prima, verrà conclusa la transazione tra Fininvest e la cordata di investitori cinesi che sancirà il passaggio di mano del Milan. Lo dicono due fonti vicina alla situazione, mentre il futuro AD rossonero Marco Fassone è in Cina impegnato in una serie di incontri con investitori e sponsor.
“L’intenzione era di chiudere per il derby (il 20 novembre, ndr), poi si è capito che non era fattibile, ora si parla del 23 novembre. La scadenza comunque è il 3 dicembre“, dice una delle fonti. Una seconda fonte non si sbilancia su date precise ma definisce probabile una finalizzazione entro la fine di questo mese, o al massimo ai primi di dicembre.
Ufficialmente il termine per il perfezionamento dell’operazione è fissato entro la fine dell’anno. La holding della famiglia Berlusconi, che ha già incassato i primi 100 milioni di euro, attende di ricevere la tranche finale per passaggio di mano del 99,93% del club rossonero, valutato 740 milioni, inclusi 220 milioni di debito.
Una delle fonti spiega che è in corso una sorta di scrematura degli investitori interessati ad entrare in Sino-Sport Europe, l’entità che diventerà proprietaria del Milan. Oltre ai già noti Haixia Capital e Yonghong Li, ci saranno due o tre soggetti. “Quello che si vuole evitare è un azionariato eccessivamente numeroso e frastagliato“, aggiunge la fonte.
I nomi degli altri investitori verranno comunicati a ridosso del closing, e non sarà diffusa alcuna lista prima, come era stato ipotizzato nei giorni scorsi, spiegano le due fonti. A Silvio Berlusconi, alla guida del Milan per oltre un trentennio, verrà offerta la presidenza onoraria del club, ma l’ex premier non ha ancora deciso se accettare o meno. Non sono previsti ruoli per altri membri della famiglia.
La tempistica dell’operazione dipende anche dai passaggi necessari per l’espatrio dei fondi dalla Cina: per il via libera occorrono da 7 a 14 giorni, spiega una delle fonti. I soldi transiteranno in Lussemburgo, dove ha sede Sino-Sports Europe, per poi arrivare a Fininvest. Alla chiusura della transazione finanziaria, secondo una delle fonti, seguirà immediatamente la cooptazione di Fassone, senza aspettare l’assemblea del Milan.
“Dovrebbero dimettersi da uno a tre consiglieri, tra cui presumibilmente l’attuale AD Galliani, per fare entrare Fassone, destinato a diventare il nuovo amministratore delegato“. La composizione finale del consiglio di amministrazione sarà definita con un’assemblea del Milan. Al momento, secondo la fonte, sarebbe previsto un vicepresidente esecutivo cinese, affiancato da altri tre consiglieri cinesi e tre italiani. “Potrebbero essere alcuni grandi manager di fede milanista“, conclude la fonte. (fonte: reuters.it)