Come sempre, da maestro dei media, ogni volta che Berlusconi parla, fa notizia. E questa volta ha fatto realmente molto rumore. Al termine del derby, nella notte fra domenica e lunedì, il presidente rossonero si è soffermato ai microfoni dei giornalisti presenti all’esterno di un albergo, rilasciando importanti dichiarazioni sul momento rossonero e la cessione della società. Il polverone mediatico si è alzato sulle condizioni poste dal patron per restare presidente onorario nel nuovo Milan, ma, secondo Repubblica, le parole meritevoli di ulteriore analisi sono altre: Berlusconi infatti, trattando la tematica cordata, non dice futuri proprietari, bensì soci…
Il quesito di Repubblica è lecito: lapsus dovuto alla stanchezza o segnale di novità imprevista? Secondo fonti vicine agli interessate, si tratterebbe di una nuova svolta: venerdì infatti, rivelano i colleghi, alcuni rappresentanti di Sino-Europe sono stati ad Arcore per incontrare Berlusconi in persona, con l’obiettivo di richiedere clemenza sul possibile ritardo nella raccolta dei soldi (420 milioni di euro) da destinare alle casse di Fininvest per il closing. Sostanzialmente una specie di rinvio.
Dopo aver ascoltato le parole degli acquirenti, il presidente avrebbe rilanciato con alcune richieste, in particolare quella di non rimanere semplicemente come figura istituzionale, bensì avere peso nelle scelte del nuovo Milan. La discussione tra le parti prosegue, e pare che i cinesi possano cambiare idea sulla questione presidente esecutivo, ma non sulla permanenza di Adriano Galliani in organigramma. L’attuale ad, scrivono i colleghi, vorrebbe restare nella stanza dei bottoni del Diavolo e non rifiuterebbe la suddivisione delle competenze con Marco Fassone.
This post was last modified on 22 Novembre 2016 - 22:43