Ieri c’è stato l’incontro tra Marco Fassone e i vertici di Fininvest, un incontro che come rivela Repubblica.it è stato di routine e che non ha riguardato un eventuale rinvio del closing per la cessione del Milan.
Sulle versione online del noto quotidiano nazionale viene spiegato che il gruppo cinese non ha chiesto fin’ora una proroga rispetto alla data fissata del 13 dicembre giorno stabilito per il closing.
Il fondo cinese rimane convinto di poter chiudere tutto entro la data stabilita, pero l’ipotesi di rinvio non è completamente da escludere, intanto Fininvest ha annullato la prima convocazione dell’assemblea dei soci in data 2 dicembre confermando invece quella del 13. Si parlerà di proroghe solo qual’ora Sino-Europe Sports non riuscirà a fornire le dovute garanzie in tempo.
Su Repubblica.it si apprende poi che dopo la chiusura dell’operazione ci saranno 30 giorni in cui i compratori del Milan dovranno fare chiarezza su nomi, quote e percentuali del loro fondo. Da un lato ci sono le norme della FIGC, che impongono massima trasparenza e informazioni dettagliate in merito ai soci che acquistano partecipazioni superiori al 10%. Dall’altro c’è il Comune di Milano, che per bocca di David Gentili presidente della Commissione Antimafia Comunale ha chiesto di conoscere chi siano effettivamente i proprietari del club in caso di passaggio di proprietà. Il Comune può fare richiesta formale di informazioni entro 30 giorni dal closing e in tal caso i cinesi dovranno rispondere.