Quando manca, si sente. E da questo che si può capire la sua fondamentale importanza. Vero, il Milan ha vinto anche senza Niang, ma a Palermo la vittoria è arrivata solo nel finale e grazie a una magia di tacco di Lapadula dopo parecchia sofferenza. Le azioni rossonere sono state meno ficcanti, perché quando non c’è il francese il giocattolo di Montella funziona meno del solito. Un’assenza causata da un forte virus influenzale che lo aveva già condizionato nella opaca prestazione con il Pescara, ora completamente superato: adesso, dunque, sarà pronto a riprendersi la fascia di competenza nella gara più attesa dai tifosi.
M’Baye, nella sua giovane carriera, ha giocato un solo derby da titolare, quello del 31 gennaio scorso. I rossoneri, allora allenati da Mihajlovic, dominarono l’Inter 3-0 grazie anche alla grande prova proprio dell’attaccante, capace di servire un assist perfetto a Bacca (2-0) e poi chiudere i conti con la rete personale (ribattuta seguita a un comodo piattone calciato addosso ad Handanovic). Non male come esordio vero, dopo i 18′ nella ripresa della sfida del 13 febbraio 2013 dove Schelotto rispose a El Shaarawy. E sempre a proposito di derby, anche al Genoa si rese protagonista servendo Iago Falque per l’1-0 provvisorio. Un motivo in più per sorridere per Montella, sottolinea Tuttosport, a sapere che Niang non solo è un riferimento a prescindere ma pure un uomo capace di esaltarsi in serate del genere. Un riferimento che copre la carenza di alternative in quel ruolo: se avanza Bonaventura si perde di qualità in mediana, Honda preferisce agire a destra e comunque è poco considerato (male a Marassi), Luiz Adriano non è un esterno e Mati Fernandez ancora da vedere sulla mattonella in questione. Servirà una mano dal mercato, che si muoverà coi soldi dei cinesi e le operazioni di Mirabelli e Fassone.
This post was last modified on 12 Novembre 2016 - 15:12