Non vogliamo essere cattivi, né tanto meno lasciar passare il messaggio che ‘forse è meglio così’, ma una riflessione, in questi giorni che sorridono al Milan, ci è balzata alla testa. Riccardo Montolivo si è infortunato dopo la gara-ribaltone contro il Sassuolo, a San Siro, partita in cui la squadra di Montella ha gettato il seme del periodo positivo che si è poi protratto fino ad oggi.
Dal k.o. del capitano rossonero, che si è fermato durante il ritiro della Nazionale, il Milan ha spiccato il volo. A parte la brutta sconfitta di Genova, i rossoneri hanno collezionato punti e certezze importanti, contro Chievo, Pescara, Palermo e soprattutto Juventus. Sarà probabilmente un caso (o forse no), ma dopo il forfait di Montolivo qualcosa è cambiato, nella mentalità e nel centrocampo rossoneri.
Grande merito, evidentemente, (e questa è una conseguenza ovvia dell’assenza di Montolivo) alla straordinaria forma di Locatelli, che ha potuto mettersi in mostra grazie allo spazio trovato nell’ultimo mese. Le vittorie contro Sassuolo e Juventus portano la sua personale firma. Montella, in quanto a scelte di formazione, non ha finora risentito della mancanza del suo capitano, anche se a gennaio sarà necessario tornare sul mercato per cercare un rinforzo a centrocampo (Badelj il nome più quotato).
Quella di Montolivo, al momento, è un’assenza che non pesa, a nessuno: né ai tifosi, né ai risultati. Nessuno può dire dove saremmo oggi in classifica se il capitano avesse ancora le chiavi del centrocampo, forse saremmo comunque lì, forse avremmo fatto peggio, o meglio, non si sa.
In ogni caso, che sia Montolivo o un altro giocatore, è importante, per tornare grandi, sapere di non dover mai dipendere da nessuno. ‘Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile’. In fondo si è sempre detto.
This post was last modified on 10 Novembre 2016 - 09:22