Il polverone mediatico, levatosi in questi giorni, distoglie le attenzioni sui risultati del campo e la crescita dei ragazzi di Montella. Non sempre cosa di per sé gradita, ma per questo specifico caso, è giusto che quasi passino sotto silenzio, lasciando in pasto a stampa, media, addetti ai lavori e tifosi ben altre argomentazioni. Un gruppo di giovani ragazzi senza tanta esperienza, se clamorosamente sovraesposti, potrebbe rischiare l’immediato affossamento, corretto dunque che si parli solo di Berlusconi e delle dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni.
Cronologicamente parlando, tutto ebbe inizio con un “non so” alla domanda pre-derby se si trattasse dell’ultima stracittadina da presidente rossonero. Roba da niente se paragonata alle dichiarazioni fiume di qualche ora dopo, sotto la pioggia milanese in piena notte. Da mago della comunicazione, il plenipotenziario del Diavolo prima lancia il sasso e poi nasconde la mano. Sbilanciandosi in un “abbiamo rassicurazioni importanti sulla cessione” per poi ritrattare tutto con “nel caso, lo riprenderei io con molto piacere”. No, non sentitetivi soli nel vostro status di incomprensione, perchè avete buona compagnia in ogni appassionato di calcio, non specificatamente di Milan, d’Italia e non solo. Non bastassero le parole fuori dall’Hotel Bulgari, ecco tutta una serie di interventi e comparsate, tra salotti tv e radio, a ribadirne il concetto: “Si chiude il 13 dicembre, è fatta… Ma se non dovesse concludersi, prendo in mano nuovamente la situazione”. Un ritornello cantato ad ogni individuo che tentasse di chiedere informazioni sul closing rossonero.
This post was last modified on 25 Novembre 2016 - 09:25