Mati Feranandez è rossonero dall’estate, ma solo dalla metà della scorsa settimana è comparso in gruppo a Milanello. Mati Ferandez ha recuperato, dopo mesi di infortunio: buono per la panchina a Palermo, dalla prossima chissà. Speciale il suo feeling con Montella: il giocatore è un palleggiatore di centrocampo e l’allenatore amante del possesso e del gioco spettacolare.
I 3 anni di Firenze, insieme, confermano la stima reciproca, specie la stagione finale (2014/2015): il cileno partì come riserva e finì per fare quasi sempre il titolare. Vincenzo lo apprezzava molto per la qualità unita alla corsa, visto che di base agiva da mezzala per poi spostarsi un po’ ovunque; sinistra, destra e attacco compreso. Anzi, di più: giocava ovunque e al posto di chiunque in quanto in quella Fiorentina superava spesso nelle gerarchie Aquilani, a volte Borja Valero e a volte Badelj, diventato obiettivo di mercato rossonero. Ricordiamo che il 30enne subì un guaio fisico serio agli albori di settembre, in Cile-Bolivia, procurandosi una lesione al muscolo flessore della coscia (destra). Un ko doloroso e lungo, che lo ha subito nascosto da San Siro: ora per Palermo arriverà la prima probabile convocazione. Finalmente, perché per acquistarlo c’è voluta tanta sofferenza. Allora il charter della Nazionale rimase fermo in pista per più di mezzora in attesa che le società si scambiassero i documenti firmati necessari per chiudere l’affare. Decisivo, manco a dirlo, Montella, che lo chiamò di persona grazie pure al supporto di Galliani dopo aver avuto il via libera all’operazione low-cost (1 milione di prestito oneroso, la stessa cifra da pagare nell’estate 2017 in caso di riscatto).
Operazione avallata da Berlusconi e dai cinesi, nonostante la rabbia del Cagliari, beffato nonostante avesse già ricevuto il benestare del ragazzo. Ma il Milan è il Milan. E Montella è Montella. Ci si interroga su chi verrà sacrificato per fargli posto. Mati è un interno, ruolo occupato dall’imprescindibile Bonaventura e da Kucka, che però col Pescara è rimasto in panchina all’inizio. Un indizio? Forse. Ma si può anche ipotizzare, suggerisce La Gazzetta dello Sport, che venga impiegato come esterno offensivo o come trequartista, se Montella volesse cambiare modulo.
(Foto in evidenza: AcMilan.com)