Queste le dichiarazioni rilasciate da Rocco Maiorino a Milan Tv:
Sul lavoro sul mercato: “Da tre anni ho sostituito Ariedo Braida, ma la metologia con la quale si lavora sul mercato è sempre la stessa. Oggi giorno si lavora di più con i mezzi informatici, ma studiamo circa 500 partite all’anno con 400 giocatori osservati. A volte un giocatore, se obiettivo concreto, può essere visionato più volte. Poi è chiaro che conta anche la volontà e la richiesta dell’allenatore”
Su Sosa: “Credo che alla fine farà bene. Ha grandissime qualità tecniche oltre che umane. Lo ha voluto l’allenatore. E’ chiaro che ha bisogno di un periodo per adattarsi al nostro calcio. Ci vuole pazienza. Sono sicuro che ci tornerà utile nel corso della stagione”
Sulle cessioni di Balotelli, Mexes e Boateng: “Non amo parlare dei singoli. Ogni anno è diverso. Quest’anno si è creato un gruppo molto forte e coeso fatto di giovani e di giocatori d’esperienza che sono stati bravi a tramandare il nostro dna a chi non lo conosceva. Il merito va anche all’allenatore che è riuscito a creare tutto ciò”
Su Paletta e Niang: “Ogni volta si fanno delle valutazioni chiare con l’allenatore, l’anno scorso proprio perchè ritenevamo che Paletta potesse dire la sua lo abbiamo mandato in prestito. Meritava di giocare. Quest’anno è rimasto e si sta facendo valere. Queste valutazioni vengono fatte per il bene della squadra, ma in questo caso anche del ragazzo che aveva tanta concorrenza. Poi nel calcio ci sono i momenti, devo dire che quest’anno siamo stati bravi a creare i momenti giusti con i giocatori giusti”
Sul Milan italiano: “Sicuramente è un progetto fresco, iniziato solo poco tempo fa. Questa decisione ha avuto chiare ripercussioni sul mercato, i nostri giovani hanno bisogno di tempo, ad esempio è da un anno è mezzo che Locatelli si allena con la prima squadra. Bisogna avere pazienza. Ma i nostri giovani che ritenevamo all’altezza della prima squadra si stanno confermando tali. Mi riferisco a Donnarumma, Calabria, De Sciglio e Locatelli. Anche Abate è un prodotto del nostro settore giovanile. Questo progetto è stato voluto dal presidente Berlusconi e condiviso con Adriano Galliani”
Sulla cessione: “Noi siamo dei professionisti e siamo abituati a comportarci in questo modo. Quindi lavoriamo come se dovessimo farlo per i prossimi trent’anni, anche se Fininvest ha annunciato praticamente la vendita del club. Ma io lavoro così da ormai circa 12 anni in questa società che per me è diventata una famiglia”
Su Lapadula: “Credo che ognuno dovrebbe prendere l’esempio da lui. E’ un giocatore voluto in primis dal presidente Berlusconi. Abbiamo un reparto attaccanti molto forte con lui, Bacca e Luiz Adriano. Non voglio esprimermi su ciò che potrebbe arrivare, l’importante è quello che sta dimostrando con questa maglia: sacrificio e lavoro. In un gruppo come il nostro è fondamentale che non ci siano solo gli undici titolare, è necessario avere l’intera squadra che remi nella stessa direzione”
Su Suso: “Un giocatore, quando entra in un gruppo a stagione iniziata, non è mai semplice. Suso è l’esempio. Lui veniva da un’esperienza nel campionato inglese, e anche da quello spagnolo. Inserito in un gruppo con equilibri, ricordo Honda titolare in quel periodo, ci ha messo qualche mese per capire le necessità della squadra, del tecnico e del calcio italiano in generale. In più, c’era una differenza di vedute con il tecnico. Con Mihajlovic ha giocato in una posizione non sua e il trequartista lo ha bloccato parecchio. Insieme al ragazzo, abbiamo parlato e abbiamo cercato di trovargli un posto che potesse farlo crescere al meglio. Al Genoa ha fatto molto bene, e ora Montella gli si addice molto di più. Adesso è in fiducia e si vede, gioca molto più libero di esprimersi“.