Parla Berlusconi e fa rumore, come normale che sia. Così ieri come nella notte post derby, il presidente discute apertamente di Milan e di cessione societaria. “Se non ci sarà il closing? Dovrei riprendermi il Milan, ma è fatta. Nel caso, lo riprenderei con molto piacere e cambierò strategia. Sarà un Milan tutto italiano e molto giovane“. Queste le dichiarazioni del patron, negli studi di Matrix, in merito al closing. Cinesi preoccupati? Per niente, il Corriere della Sera rivela i perchè.
Secondo i colleghi, non si tratterebbe di nulla di clamoroso, ma di un pensiero già noto e sentito a più riprese: è normale che Berlusconi voglia restare volentieri, ma i tempi, scrive il quotidiano, non lo consentono più. Sia la cordata asiatica che Fininvest restano convinti che il 13 dicembre si possa finalmente firmare il closing, ponendo fine ad ogni speculazione. Ma in caso contrario, è ovvio che il Diavolo resti nelle mani di questa proprietà, data l’assenza di ulteriori offerte sul tavolo.
In merito ad indiscrezioni uscite nella giornata di ieri, il plenipotenziario di Via Aldo Rossi ha poi smentito la presenza nella trattativa di imprenditori italiani: “Ho cercato persone italiane e non sono riuscito a mettere insieme una cordata, ho provato a fare come il Real Madrid o il Barcellona con un azionariato diffuso ma nulla, alla fine ho dovuto accettare un’unica offerta, quella cinese”.
This post was last modified on 24 Novembre 2016 - 14:22