Le cose nel calcio sono talmente mutabili che, tra una settimana circa a quest’ora, potremmo parlare dell’esatto opposto. Da questo umile spazio non vogliamo alimentare un caso ne tantomeno aizzare le masse allo scandalo, mancherebbe altro. Ma porsi delle domande fa parte del mestiere, smuovere quesiti è una delle massime essenze del giornalismo, incluso quello sportivo. E allora, nella giornata post Empoli, è forte la necessità di risolvere il grande punto di domanda del sabato sera. Carlos, perché?
Il tempismo nella vita, insieme alla fortuna e alla forza di volontà, sposta gli equilibri, cambia scenari, modifica i giudizi ed incide nella ricezione agli occhi di chi ci attornia. Nella notte di Empoli-Milan, Bacca vola a Siviglia, preferendo vivere una serata andalusa piuttosto che rimanere al fianco dei compagni. Fotografato, intervistato, sorridente in tribuna e con i propri ex compagni. Come per le più classiche storie d’amore, vale il detto ‘occhio non vede, cuore non duole‘, ma qui l’occhio ha visto parecchio. Abbastanza per smuovere il tifoso rossonero: incredulo prima alla visione di certe immagini, deluso e arrabbiato poi. La scelta più errata nel momento meno inopportuno. Gli ultimi mesi hanno segnato un calo di feeling tra supporter e la punta colombiana, la comparata al Pizjuán non migliorerà la situazione.
Le quotazioni di Bacca in discesa mandano in orbita quelle di Lapadula, capace di prendersi il Milan nella notte giusta: Carlos vola via; Gianluca lotta, fa sportallate, insegue, corre, picchia ed incide con una doppietta. Vedi il tempismo delle volte… Ma il numero 9 non deve entrare nel nostro discorso, spostiamo dunque la lente d’ingrandimento sul nativo di Puerto Colombia. Vederlo sugli spalti di Siviglia, riporta la mente indietro di un anno, ma le differenze sono abissali. Allora il classe ’86 era in giornata libera, e come tale, poteva scegliere a piacimento come vivere le proprie ore a disposizione, com’è giusto che sia. Ieri sera no. Il Milan stava giocando, disputandosi sul campo un secondo posto insperato solo qualche mese fa. Vero, l’infortunio lo avrebbe comunque costretto ai box in ogni modo, ma la ‘scusa’ non regge. Gli esempi di atleti indisponibili ma comunque al seguito della squadra sono sempre ben accetti, sintomi di grande gruppo e coesione. Bacca è la nota stonata in una serata armonica per l’intera rosa. Qualcosa sotto non funziona in un momento di appannamento, non solo sotto porta. La speranza dell’intera dirigenza rossonera è che sia Bacca in persona a sgonfiare il caso, magari segnando il gol vittoria contro il Crotone…