Bonaventura è l’unico rossonero di movimento ad aver giocato da titolare tutte le partite: 11 su 11. In più non sente la fatica, perché con Genoa e Pescara è stato il migliore e domenica a Palermo sembra pronto ad allungare la serie. Allargando l’analisi all’intero campionato, l’11 su 11 (portieri esclusi) non è così comune: nessuno nella Juve, Salah e Manolas nella Roma, Koulibaly e Callejon nel Napoli, Immobile e Parolo nella Lazio, Icardi e Miranda nell’Inter. Il punto in comune è presto scoperto: sono quasi sempre gli elementi chiave di una squadra e Jack, nel gruppetto, ci sta bene.
Non ha caratteristiche da imprescindibile ad ogni costo, osserva La Gazzetta dello Sport, non ha grandissimo fisico, ma ha tecnica e duttilità. Nel Milan ha fatto l’esterno d’attacco e la mezzala, la sua posizione preferita in tempi non sospetti e cioè quando agiva da esterno nel 4-4-2. Sembrava quella la mattonella ideale, ma non ha mai perso occasione, parlando della sua posizione, di inserirsi da solo nella mediana a 3. Lì gli piace giocare eccome, lì sta facendo la differenza. A volte magari tiene troppo la palla e rallenta un po’ il gioco, però nel sistema di Montella è utilissimo. L’allenatore chiede agli interni di allargarsi spesso per favorire i tagli al centro di Niang e Suso, nessun problema per il numero 5 che a sinistra ha costruito un pezzo di carriera. Intoccabile o giù di lì, lo dicono i dati: 31 presenze del 2012-2013, 29-28-31 nelle stagioni successive.
This post was last modified on 3 Novembre 2016 - 15:52