Keisuke Honda e il Milan non sono esattamente i tipici protagonisti di una grande storia d’amore. I destini di entrambi, piuttosto, si sono incrociati quasi per caso, così come in maniera accidentale e fortemente alternata si sono sviluppate le vicende che li hanno uniti. Il giapponese, in questi due anni e mezzo, si è guadagnato la stima di tutti gli allenatori che ha incrociato: prima Inzaghi, poi Seedorf, poi Mihajlovic e infine Montella. Tutti hanno apprezzato la sua serietà, la dedizione al lavoro, ma tutti lo hanno impiegato a fasi alterne, senza quindi mai dargli piena fiducia.
Quest’anno la situazione per il giocatore è ancora più complicata, visto che non sembra affatto far parte dei progetti di Montella. Solo due le presenze per lui, e una stagione iniziata davvero nel peggiore dei modi, con poche prospettive di rivalsa.
Nullaè perduto finché le strade non si separano, questo è ovvio, considerando anche che lo scorso anno, di questi tempi, Honda viveva lo stesso momento difficile. Poi, a dicembre, contro il Frosinone, sfoderò una prestazione top che gli fece guadagnare punti e un lungo periodo da titolare.
Quest’anno, però, c’è una differenza non da poco, e questa differenza si chiama Suso, diventato intoccabile, o quasi, per il tecnico napoletano.
Honda, comunque, è l’unica alternativa “mancina” allo spagnolo, per cui la sua presenza in rosa può comunque tornare utile. Intanto, nonostante il suo contratto scada a giugno 2017, già si parla di un suo probabile addio anticipato a gennaio, direzione Cina.
Il giocatore, però, ha allontanato le voci di mercato: “Durante la mia carriera ho lavorato sodo e sono in grado di decidere per il mio futuro. C’è stata l’opportunità di lasciare il Milan, sfumata perché non è arrivata l’offerta adeguata. Non sto morendo dalla voglia di lasciare il club, quindi non c’è alcun equivoco“.
Solita calma e diplomazia, chissà per quanto ancora durerà.