Il possente centrale paraguayano, però, ha risposto presente sul campo e ha offerto una prova abbondantemente sufficiente con poche sbavature e rare incertezze. San Siro tutto esaurito, il capocannoniere della Serie A, il primo derby da protagonista, potevano essere spauracchi insuperabili per un giovane non abituato al nostro campionato e alle pressioni, soprattutto se chiamato sostituire un titolare inamovibile. Gustavo Gomez invece è stato attento, puntuale, dinamico e coraggioso nelle scelte degli interventi e, molto probabilmente, è stato il migliore dell’intero pacchetto arretrato rossonero. Nei duelli aerei si è fatto trovare sempre pronto e non ha fatto sentire eccessivamente la mancanza di Romagnoli.
Prova sufficiente, quindi, ma non perfetta. Qualche errore, anche se fortunatamente non determinante, lo ha commesso anche lui. La costruzione del gioco sembra non essere il suo forte, tanto per usare un eufemismo, e palla al piede ha fatto correre i brividi lungo la schiena a molti milanisti, sbagliando qualche disimpegno di troppo. In fase difensiva, poi, ha commesso un errore che poteva costare caro, quando ha tenuto in gioco Icardi nel primo tempo e gli ha permesso di calciare solo davanti a Donnarumma. Fortunatamente l’argentino ha ciccato clamorosamente il pallone e l’errore non ha avuto conseguenze. Ad Empoli quasi sicuramente tornerà Romagnoli e Gomez gli farà spazio, ma Montella da ieri sera ha una certezza in più: sa di poter contare anche sul paraguayano.
This post was last modified on 22 Novembre 2016 - 01:24