E il Gigioplanino continua a volare

Montella va all-in sui giovani, sbancando all’immaginario casinò di San Siro. Sopratutto tra i pali, dove da un montante all’altro vola un prodigio minorenne dal talento sbalorditivo, capace di meritare la nomea di ‘erede di Buffon’, fatale per ogni predecessore. Non per Gianluigi Donnarumma, capace di confermarsi su livelli di eccellenza in queste dodici sfide stagionali, dopo l’esplosione sorpresa dello scorso anno. Gigio ha parato tutto, dai bolidi sotto l’incrocio alle pressioni e le attese che lo aspettano al varco dell’annata 16/17. Il wonder boy del Diavolo sta facendo la differenza, riuscendo nell’impresa per pochi estremi difensori di portare punti sonanti per la classifica. Domenica dopo domenica, nuovo avversario ma stesso copione.

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Stagione dal percorso netto, dalla prima giornata a Palermo. Passando dal rigore parato a Belotti fino al Barbera. Con due sole sbavature: l’uscita a metà contro il Sassuolo, venendo facilmente infilzato da Politano; il gol di Nestorovski non imprendibile, forse frettoloso nella decisione. Poste queste uniche mancanze, il talento campano è stato sbalorditivamente continuo, permettendo la metamorfosi di una difesa molto più solida: sì, il feeling tra Paletta e Romagnoli è cresciuto sensibilmente, ma per tutte le offensive non filtrate dal blocco centrale ci pensa il Gigioplanino. Gli esempi si sprecano: detto della ipnosi applicata al ‘Gallo’ Belotti, come dimenticare il tocco su tiro di Muriel contro la Sampdoria, la fucilata intercettata a Politano a pochi minuti dal termine, i miracoli contro Lazio, Fiorentina (altro rigorista ipnotizzato sul palo) ed il pezzo di bravura sulla conclusione di Khedira, rete che avrebbe spento le luci di San Siro così come l’entusiasmo del Diavolo.

E poi ancora la ‘manona’ su Memushaj e chissà quante altre ne avrà in programma. A conti fatti, sono addirittura 8 i punti portati in dote, una statistica che parla e si spiega da sola. Nonostante la carta d’identità, Gianluigi è già un intoccabile del Milan e (udite udite) della Nazionale: non U17, non U19, non U21, bensì quella maggiore, la maglia azzurra che fa battere il cuore di un intero paese innamorato del pallone. Gigio è tranquillo, così naïf nel vivere l’incredibile mix di stupore ed incredulità che lo circonda, in una bolla di straordinaria serenità mentale e con i piedi ben saldi a terra, con l’unica eccezione per quando tocca far straordinari sotto l’incrocio. Ha attributi, indubbie qualità e doti da vero fenomeno. Il volo del Gigioplanino continua.

 

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