Vincere e convincere. Come da tradizione berlusconiana, nonostante il sempre più imminente (ma ancora dubbio) passaggio di consegne tra il Cavaliere e la nuova proprietà cinese. Smaltita la delusione derby, afferrato e poi “scivolato via” nei minuti di recupero, il Milan deve tornare a marciare come fatto nelle ultime positive dieci gare: sette vittorie, due pareggi e un ko rappresentano un ottimo filotto di risultati, che ha proiettato il Diavolo nelle zone più nobili della classifica. Per restare al vertice, almeno sino a quando riaprirà il mercato, saranno fondamentali le prossime quattro gare di campionato prima della sosta invernale, un banco di prova cruciale per testare le ambizioni rossonere. Soprattutto, analizzando nel dettaglio l’andamento dei rossoneri, i match e le prestazioni di trasferta, dove spesso la squadra ha giocato e reso al di sotto delle aspettative.
Lontano da San Siro, d’altronde, il Milan ha fatto più fatica: 10 punti raccolti su 18 disponibili, con una media di 1,5 a gara. Coltivare ambizioni Champions è possibile anche oggi, ma il ritmo ideale sarebbe di 2 punti a partita, per sfondare ampiamente la quota 70 tanto cara ad Adriano Galliani. Già sabato, a Empoli, Abate e compagni dovranno innestare la marcia giusta per portare a casa la vittoria, dimenticare in fretta l’amarezza del derby e convincere lontano dalle mura amiche: perché se il ruolino di marcia fuori casa è comunque sufficiente (ma comprensibilmente meno buono di quello al “Meazza”), sarà comunque vitale mostrare continuità e non commettere altri passi falsi. In trasferta sono arrivati i ko più pesanti della stagione – il poker del Napoli d’agosto, ma soprattutto il 3-0 preso a Genova – e alcune vittorie poco brillanti – su tutte quella di Palermo: si giocano anche qui le chance di non scendere treno del terzo posto.
Insomma: la gara del “Castellani”, per il Milan, può essere lo spartiacque dell’ultimo mese di questo 2016. Perché serve una vittoria e una risposta convincente sul piano del gioco (a maggior ragione in trasferta) e perché lontano da San Siro, prima della sosta, si affronterà la Roma di Spalletti: una gara non impossibile, ma sicuramente più ostica e meno abbordabile di quella di Empoli. L’obiettivo del Milan, un mantra di questi primi mesi di stagione, deve essere sostanzialmente non perdere contatto con il podio prima di gennaio, quanto i (probabili) proprietari cinesi potranno investire denaro fresco nei rinforzi chiesti da Montella. Empoli e Roma, più di Crotone e Atalanta in casa, saranno le gare cruciali. E se continuare a marciare spediti in Serie A può dare fiducia e carica in vista della Supercoppa italiana, in calendario in Qatar il prossimo 23 dicembre, tanto meglio.
This post was last modified on 25 Novembre 2016 - 09:25