Il Milan giovane e italiano non è un sogno ma un’idea in atto, Berlusconi cita l’opzione della squadra baby e azzurra come alternativa alla cessione ai cinesi ma la prospettiva è stata già in parte realizzata da Montella. Il simbolo del “piccolo” Diavolo è il gigante Donnarumma: prodotto del settore giovanile, costato zero, è il giocatore con il valore più alto della rosa.
Un potenziale campione, il più giovane e anche per questo quello che possiede un prezzo del cartellino esagerato e senza eguali fra i suoi compagni. Fissare una cifra sarebbe azzardato. L’attuale società ha dimostrato di saper resistere alle offerte: Juve e Real Madrid, nonostante l’abbiano presa da molto lontano, almeno per adesso, hanno già messo Gigio nel mirino; e nel recente passato ne erano arrivate pure per De Sciglio (Juve e Napoli) e quella ricchissima per Romagnoli (Chelsea). Nel mercato estivo ogni operazione doveva essere condivisa con la cordata interessata all’acquisto e allora Sino-Europe condivise la totale opposizione alle cessioni dei propri fiori all’occhiello, nonostante garantissero – e garantiscono – delle concrete plusvalenze. La situazione, se il closing verrà rinviato di 30-45 giorni, è destinata a ripetersi a gennaio quando potrebbero verificarsi le stesse premesse: i top club che bussano alla porta e il Milan che concorda il perentorio “no grazie”. Ma è dopo il mercato invernale che si aprirà la finestra più importante (e pericolosa). Donnarumma diventerà maggiorenne, particolare anagrafico che gli permetterà di firmare un prolungamento di 5 anni. Se il cambio di proprietà andasse in porto, va da sé che la firma sul prolungamento spetterebbe ai cinesi: per questo, sottolinea La Gazzetta dello Sport, la prolungata fase del passaggio delle quote non fa bene a tale discussione fra le parti. Il ragazzo e soprattutto l’agente, Mino Raiola, vorranno conoscere chiaramente i progetti prima di accettare. E il contratto in scadenza nel 2018 rende particolarmente appetibile lo scenario, per i potenziali acquirenti ovviamente.
Meglio non pensarci, meglio riflettere sui grandi numeri in campo. Esordì nell’ottobre 2015 con il Sassuolo, grazie a Mihajlovic, ora, nello stesso stadio – domenica alle 12.30 arriva il Crotone -, può diventare il più giovane calciatore dal ’94-’95 a collezionare 45 presenze in Serie A. Gigio, come l’anno scorso, è il portiere con meno anni ad avere almeno una presenza fra i massimi campionati d’Europa. E considerato solo il nostro, è quello che più volte ha mantenuto inviolata la propria porta (5). Di più: 82 parate, dall’anno scorso ad oggi, “peggio” solo di Bizzarri (86) e secondo per media voto in rossonero (dietro a Lapadula), ma primo in relazione alle presenze.