Solo un mese fa al Milan c’era un grave problema di numeri a centrocampo, con Kucka, Montolivo e Bonaventura considerati inamovibili e il solo Poli a garantire dalla panchina. Gli infortuni di Fernandez, di Bertolacci e di Pasalic, la discutibile forma di Sosa e la presunta inesperienza di Locatelli hanno fatto propendere Montella ad evitare cambi drastici in quella zona di campo. Poi l’infortunio di Montolivo, la vittoria con la Juve e una fiducia ritrovata, sono stati eventi che hanno spinto la mediana rossonera a modificarsi e a prendere una progressiva malgama.
In particolare, il rendimento di Juraj Kucka non è mai passato sotto la lente d’ingrandimento per cali di tensione, a parte il nervosismo di Napoli. Ovviamente, Bonaventura risulta insostituibile, se non viene spostato sulla linea degli avanti, mentre per Juraj si inasprisce ora la concorrenza. I recuperi di Pasalic e Mati Fernandez mettono in crisi la posizione al momento ancora sicura dello slovacco: perché il croato ha mostrato uno stato di forma eccellente nella sfida in famiglia con la formazione primavera di Nava, mentre Mati è un pupillo di Montella che non ha esitato a buttarlo nella mischia appena rientrato nei ranghi.
Dalla sua, Kucka, ha un elemento tattico non tralasciabile: è l’unico dei tre che garantisce una fase difensiva importante. L’equilibrio tra il recupero della palla e l’avanzamento in profondità con o senza palla, lo porta un gradino sopra i pretendenti che invece fanno della gestione della palla e della tecnica individuale i loro cavalli di battaglia. Forse più centrocampista Pasalic, Mati ancor più votato all’attacco. Se ci sarà bisogno di sbilanciare la squadra, Montella ha già pronte le sue carte.