Il dibattito con Montella prima della Samp, poi il gesto di stizza al momento del cambio contro il Pescara: siamo di fronte ad un altro Bacca, probabilmente più nervoso rispetto a quello visto la scorsa stagione. E pensare che le cose vanno anche meglio in casa Milan. Lo stesso attaccante, per quello che riguarda il ruolino personale, ha poco da recriminare con se stesso con sei gol all’attivo in undici partite, senza dei quali i rossoneri avrebbero come minimo otto punti in meno in classifica. Non male. Eppure il colombiano non è serenissimo in campo. Ultima baccata, se possiamo definirla così, il saluto poco carino nei confronti del tecnico milanista all’uscita dal campo domenica scorsa, con tanto di giacca lanciata a terra violentemente.
Gesto questo che, insieme alla situazione di momentanea astinenza alla rete, potrebbe costargli addirittura la panchina contro il Palermo. Molto dipende però dalle condizioni fisiche di Niang. L’Areoplanino, che nel post partita non ha stigmatizzato particolarmente la condotta del numero 70 rossonero, potrebbe però cogliere l’occasione per provare a lanciare, per la terza volta, Lapadula, che non è riuscito ancora a trovare la prima gioia con la casacca del Milan. Ecco il nodo: Carlos segna, spesso decide, ma non fa innamorare. Le critiche su di lui sono sempre tante, troppe: non è dotato tecnicamente, è avulso al gioco di Montella, se non segna non contribuisce alla squadra, si dice.
Pare esagerato nei confronti di un giocatore che lo scorso anno ha tirato avanti la carretta praticamente da solo. Al colombiano va data fiducia. Ma per il Peluca, che in quanto a marcature e numeri è inattaccabile, è arrivato anche il momento della svolta: deve guadagnarsi un ruolo di leadership e di trascinatore che in questi due anni in rossonero sono spesso mancati. Quindi stop alle polemiche con il mister e al nervosismo. A Palermo dunque già il primo test: virtualmente out ad inizio settimana, i problemi fisici di M’Baye Niang potrebbero spingere Montella a sorvolare sull’episodio di domenica e a puntare nuovamente su Bacca, il quale con i gol, con un atteggiamento propositivo nei confronto dei compagni e della manovra milanista, ma soprattutto del tecnico napoletano, può mettere a tacere tutte le polemiche sul suo conto e conquistare la piazza meneghina.