Tanti i punti relativi alla cessione del Milan affrontati dall’edizione odierna del Corriere della Sera che analizza, elemento per elemento, le tappe che porteranno o meno il club rossonero nelle mani della cordata cinese.
Due le ipotesi messe in evidenza: il Milan che rimane nelle mani di Silvio Berlusconi oppure una nuova proroga al closing. Che non significa cessione saltata ma che le autorizzazione dalla Cina per il trasferimento di capitali (che viene assicurato ci siano, anche i 100 mln destinati alla gestione del club) devono pervenire entro il 2 dicembre, data della convocazione della prima assemblea dei soci. Altrimenti verrà chiesto un rinvio con un altro versamento, a fondo perduto come i 100 mln di anticipo, per mantenere l’esclusiva: una cifra fra i 50 e i 100 mln, scrive il Corriere della Sera. L’ipotesi che Berlusconi rimanga padrone del Milan è invece archiviata: 9 mln il costo mensile del club sulle casse di Fininvest e per questo la cessione del Milan pare cosa fatta. Ma va sistemata la questione autorizzazioni. E i nomi della cordata cinese? Pare che siano stati mantenuti segreti per evitare contatti con “cordate alternative” a Sino-Europe.
Il tema più sentito dai tifosi rimane ora il mercato di gennaio: chi lo finanzierà? Come sarà organizzato? Domande al momento senza risposta ma che non spaventano la nuova governance: il ruolo di Berlusconi sembra sempre più ingombrante e la cordata cinese, anche in questa fase di transizione, potrebbe volere giocare un ruolo da protagonista.
This post was last modified on 28 Novembre 2016 - 13:58