E’ uno dei simboli del “Milan giovane ed italiano” voluto fortemente dal presidente Silvio Berlusconi. Ora Davide Calabria vuole scalare le gerarchie ed assicurarsi un “posto al sole” alla corte di Vincenzo Montella. Il giovane terzino cresciuto nel vivaio rossonero ha rilasciato un’intervista a Calcio2000 partendo dalle origini: “All’inizio è stata dura. Ricordo che uscivo prima da scuola per fare gli allenamenti al Vismara. Erano ben tre allenamenti alla settimana, quindi ero sempre fuori casa, fino alle 8 di sera. All’inizio, con il Milan, ci eravamo accordati per fare un allenamento nella mia vecchia società ma, dopo la prima settimana, mi sono subito accorto che il livello era completamente diverso e quindi mi sono allenato solo e soltanto con il Milan“.
Dopo la trafila con le Giovanili, l’esordio in Prima Squadra nel 2015: “Onestamente pensavo di non giocare quella partita (Atalanta-Milan, ndr). Ero reduce da un infortunio, credevo di non avere nessuna possibilità di scendere in campo. Poi, a pochi minuti dalla fine, De Sciglio aveva dei crampi ed è toccato a me. È stata un’emozione bellissima, anche perché c’era anche mia mamma a vedermi“.
Nel Milan di oggi, Montella punta tantissimo sui giovani: “C’è un bel progetto sugli italiani e sui giovani provenienti dal vivaio. Anche nei periodi d’oro del Milan, c’è sempre stato uno zoccolo duro di italiani. Di Donnarumma è stato già detto tanto, tantissimo: è un grande. Locatelli lo conosco da tanti anni, ha grandissime doti. Gioca a testa alta e sa verticalizzare. Deve migliorare su certi aspetti del gioco, come tutti noi giovani del resto“.
This post was last modified on 10 Novembre 2016 - 15:34