Parlare di ballottaggio a 6 giorni dalla partita è materiale per sciamani, stregoni ed indovini, e a loro lasciamo volentieri il compito. Trattare invece l’avvicinamento dei due protagonisti rossoneri alla stracittadina, quella è tematica ben più conoscibile e discutibile. Gianluca Lapadula e Carlos Bacca, due attaccanti diversi, con caratteristiche diverse, con passato diverso, esperienze diverse, nazionali diverse ma un unico grande destino in comune: chi titolare nel derby?
Senza nascondersi dietro un dito, è questa la grande domanda che aleggia nell’ambiente rossonero nella settimana della sfida contro l’Inter. E per la prima volta da quando è arrivato al Milan, anche Gianluca sta assaporando l’onore e gli oneri di vestire una maglia nazionale. Entrambi giocheranno con le rispettive selezioni, entrambi lo faranno nella giornata di domani: chi dal primo minuto (probabilmente) contro l’Argentina; chi in corso d’opera contro la Germania, in un match tutt’altro che amichevole. Due incontri ad alta tensione, 180′ di enorme dispendio di energie fisiche e mentali. Bacca sfiderà un’albiceleste con l’acqua alla gola, costretta ad inseguire la vittoria ad ogni costo considerati il fattore classifica (al momento, esclusa dal prossimo mondiale) e ambientale (nazione furente, pronta a contestare e pretendere cambiamenti); Lapadula vive invece il sogno di poter indossare la maglia azzurra nella “Scala del Calcio”, contro l’avversario con la a maiuscola per ogni connazionale del Bel Paese.
Al triplice fischio, l’ex Pescara potrà godere di un vantaggio non indifferente: essere immediatamente disponibile di Vincenzo Montella. Di fatto, concluso tutto il post partita di San Siro, il numero 9 del Diavolo potrebbe facilmente fare ritorno a Milanello (dove tra l’altro sta alloggiando proprio queste ore con la Nazionale), per prendere parte agli allenamenti di mercoledì con il resto del gruppo. Discorso non applicabile per l’ex Siviglia: in campo nella notte italiana tra martedì e mercoledì, e di ritorno con un volo transoceanico. Tirando le somme, Carlos accumulerà stress, chilometri e dovrà sopportare due fusi differenti, mentre Gianluca potrà comodamente risvegliarsi mercoledì mattina pronto per la sessione di lavoro. Ciononostante, è proprio il numero 70 ad essere ancora in vantaggio nelle gerarchie, per esperienza e capacità di vivere ‘certe’ sfide. Saranno poi decisive in tal senso le giornate di giovedì e venerdì, sotto gli occhi attenti di Montella, per stabilire chi dei due potrà vivere da assoluto protagonista la partita più attesa da tutta Milano.
This post was last modified on 14 Novembre 2016 - 19:22