Quando si parla di fase offensiva rossonera, oggi più di ieri, ci riferiamo a Suso. Tutti i massimi giornali sportivi hanno espresso lodi in favore dell’esterno del Milan grandissimo protagonista nel derby e in molti, solo ora, salgono sul carro di chi l’ha sempre sostenuto. Il grande lavoro svolto a Genova da Gasperini e quello attuale di Montella hanno fatto definitivamente esplodere il talento spagnolo.
Al derby Suso si è presentato con la voglia di chi non aspettava altro, promettendo una passeggiata fino a casa in caso di doppietta: promessa mantenuta a metà, visto che i due gol sono arrivati ma il ritorno a piedi no, causa “non vittoria”. Chi ha giocato nel derby con meno mordente del solito è stato M’Baye Niang: il francese è rimasto lontano dal gioco offensivo e con tanto spirito di sacrificio si è spesso trovato a supportare De Sciglio nella propria metà campo contro il duo Candreva-D’Ambrosio. Affannato, poi, nel risalire il campo, non si è visto premiato le poche volte che è riuscito ad attaccare l’area avversaria. Per lui, che vive ancora di alti e bassi, si spera nel futuro. Carlos Bacca, invece, è sicuramente già nella storia dopo l’incredibile stagione passata: i suoi gol hanno trascinato finché hanno potuto il Milan in classifica. Ora, sembra appannato, poco servito e coinvolto in un gioco che non fa per lui. L’area è casa sua, non la zona che gli consente di fare copertura preventiva: anche questo contribuisce alle sue insufficienze.
Passato, presente e futuro si mescolano, dando vita all’attacco rossonero che vede i suoi voti in pagella contro l’Inter saltare da un 5 a Bacca a un 8 a Suso, passando per una sufficienza stiracchiata a Niang, più per la volontà di dare una mano che per una reale intensità nella proposta offensiva. Se la matematica e la statistica non ingannano, la media di un 5, di un 6 e di un 8 ci restituisce una sufficienza appena appena accennata, che in una gara giocata arroccati non è poi così male…