Suso forever. Sembra questa la sentenza emessa dal match del Marassi che ha visto il Milan capitolare contro il Genoa di Juric con un pesante (almeno nel punteggio) 3-0. Il ‘torero’ di Cadice infatti, si è accomodato in panchina per la prima volta in stagione lasciando spazio nel tridente offensivo a Honda con risultati tutt’altro che soddisfacenti. Caratteristiche diverse, certo, ma sembra che questo Milan non possa assolutamente rinunciare all’imprevedibilità, al possesso palla e alla capacità di accentrarsi e andare al tiro del numero 8 rossonero.
E pensare che di questi tempi, un anno fa, Suso veniva ritenuto inadeguato, un corpo estraneo nel gruppo rossonero. Una sola da titolare nel match casalingo contro l’Empoli e sostituzione dopo 45′. Da lì in poi numeri impietosi: 13 panchine consecutive e 2 volte in tribuna, il preludio al suo passaggio in prestito a Gennaio sotto la Lanterna, sponda rossoblù. Una fortuna poiché nei cinque mesi con Gasperini, il 23enne spagnolo ha potuto dimostrare tutte le sue qualità. 20 presenze, 6 reti tra cui una tripletta al Frosinone e tanti applausi strappati in gradinata.
This post was last modified on 28 Ottobre 2016 - 12:28