Montolivo, per Montella, è difficilmente rimpiazzabile, ma in qualche modo dovrà pur provarci. Le soluzioni scarseggiano ma sono delineate: Locatelli o Sosa. O insieme, alternandoli a gara in corso. In ogni caso col Chievo, per la prima volta dall’inizio della stagione, ci sarà un “nuovo” regista al centro del gioco. L’allenatore deve ancora scegliere a chi affidare la responsabilità di una manovra fluida e basata sul possesso palla: sono di Sosa, scrive La Gazzetta dello Sport, le percentuali maggiori.
Ha l’esperienza di 28 anni e 2 presenze già dal 1′ in campionato, rispetto ai 4 ingressi dalla panchina del classe ’98, in più nella sosta Nazionali ha lavorato a pieno regime agli ordini dell’Aeroplanino e a Chiasso – quando nel primo tempo gli avversari sono stati letteralmente sottomessi – ha proseguito ad imparare nella posizione di Montolivo. In test più indicativi l’ex Besiktas non aveva fatto la differenza, ma per esempio con l’Udinese era stato uno dei migliori dei suoi nonostante il clamoroso ko: cambiato proprio per Manuel, era fuori quando i rossoneri subirono il gol-beffa di Perica. Locatelli, uno dei 7 prodotti del vivaio, il più piccolo della rosa dopo Donnarumma e Plizzari, vive ancora sulle ali dell’entusiasmo post-Sassuolo: prese il posto del capitano, risollevò l’animo della squadra riportando il match in equilibrio grazie a un gol meraviglioso e poi scoppiò a piangere (di gioia). I tifosi lo hanno già votato padrone della regia: hanno interesse nel vederlo, anche sbagliare, anziché tamponi di ripiego.
Il tecnico, però, vuole e ha anche l’obbligo di farlo crescere gradualmente: ecco perché non può sottovalutare le fatiche del ragazzo in azzurro. Dall’Under-19 alla chiamata di Di Biagio in Under-21, pochi sgoccioli in campo ma lo stesso pochi allenamenti a Milanello (ha ripreso solo ieri). Quindi sarà staffetta, quindi sarà probabile panchina in attesa di incidere nella ripresa. Quindi esordio da titolare rimandato.